ISERNIA – Malgrado dalla chiusura della stagione venatoria 2018/19 siano passati già alcuni mesi, i carabinieri forestali di Isernia hanno concluso in questi giorni una importante e vasta attività di polizia amministrativa nel settore.
I militari hanno acquisito presso gli Enti competenti tutti i rapporti per l’esame trichinoscopico con riferimento ai capi di cinghiale abbattuti, ma anche tutti i carnieri e i tesserini venatori dei cacciatori autorizzati per la provincia di Isernia.
Il controllo documentale è stato lungo e laborioso e ha portato a risultati di piena soddisfazione, che hanno evidenziato come la stragrande maggioranza dei cacciatori sia stata rispettosa delle regole sebbene i sanzionamenti pecuniari siano stati oltre la cinquantina per un importo complessivo che ha superato i diecimila euro.
Il contrasto al bracconaggio venatorio rappresenta un ambito operativo di primo piano per i Carabinieri forestali della provincia di Isernia, caratterizzata da un patrimonio faunistico di pregio, che vede la presenza di numerose specie animali tutelate in maniera rigorosa come l’orso bruno marsicano e il lupo. Dal Comando Gruppo di Isernia fanno sapere che è stato e sarà fatto «ogni possibile sforzo per contrastare i pochi cacciatori disonesti che, oltre a rappresentare una minaccia per la fauna selvatica, mettono a repentaglio l’onorabilità di una intera categoria».
Cinghiali abbattuti e non sottoposti ad esame trichinoscopico: sanzioni per diecimila euro
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