Cinghiali: ennesima riunione a Chieti, ma non siamo fermi alle chiacchiere.
La Copagri Abruzzo mostra un cauto ottimismo sull’iniziativa de Prefetto Corona e assessore Pepe, ma di fatto non c’è ancora nulla di concreto. E la caccia di selezione, pur prevista dal calendario venatorio, non è stata avviata.
«Finalmente qualcosa di concreto comincia a muoversi nella nostra regione anche alla luce degli impegni assunti dall’assessore Dino Pepe di trasferire la competenza del tavolo a livello regionale allo scopo di adottare misure certe che impatteranno sull’intero territorio. Plaudiamo all’autorevolezza del Prefetto di Chieti, Antonio Corona, perché è riuscito a mettere intorno al tavolo tutti i rappresentanti istituzionali, le organizzazioni agricole e chi governa e gestisce parchi nazionali e riserve regionali dove maggiormente il problema cinghiali si annida in quanto è vietata ogni forma di contrasto concreto. E’ una delle prime volte che questo accade ed il merito va al coraggio di 48 Sindaci teatini che si sono fatti carico di porre il problema con la minaccia di emanare altrettante apposite ordinanze di abbattimento».
Così commenta Camillo D’Amico, presidente della Copagri Abruzzo, su quanto avvenuto nei giorni scorsi a Chieti per il problema cinghiali.
«Noi abbiamo sollecitato l’assessore regionale alla caccia ad accelerare le procedure per modificare il regolamento regionale vigente, a velocizzare le modifiche alla LR 10/2004 in ragione delle novità inerenti l’applicazione della legge che ha abolito le Province e di adottare al più presto un nuovo piano faunistico regionale che tenga conto delle enormi variazioni ambientali, paesaggistiche ed urbanistiche intervenute nel territorio dopo il 1992 anno in cui risale quello vigente chiaramente obsoleto. – continua D’Amico che così conclude – Adesso che tutti hanno manifestato disponibilità ad assumersi le proprie responsabilità, che è univoca la considerazione che l’agricoltura è posta al centro degli interessi comuni unitamente all’incolumità delle persone, che si è evinto che diverse possono essere le risposte concrete per contenere sistematicamente il numero di cinghiali non bisogna perdere ulteriore tempo per agire approfittando anche del periodo corrente durante la quale gli abbattimenti sono notevoli in virtù del periodo di caccia che avremo sino al prossimo 31 Dicembre».