È ormai imminente l’inaugurazione della Cinquantesima Stagione dei Concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese: Sabato 26 ottobre, alle ore 18.00 presso la Chiesa di San Silvestro all’Aquila (con ingresso libero fin a esaurimento posti)debutta Puccini 100, una produzione dedicata all’anno pucciniano a 100 anni dalla scomparsa di uno dei più grandi geni operistici di tutti i tempi. La data aquilana sarà anticipata da un’anteprima, venerdì 25 ottobre alle 18.30 ad Avezzano nella Chiesa di San Bartolomeo. Domenica 27 ottobre, sempre alle 18.30, replica nella superba cornice della Basilica di Santa Maria in Aracoeli a Roma.
Sul podio il direttore musicale dell’ISA, il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli che dirigerà l’Orchestra dell’ISA, con alcuni giovani allievi del Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” dell’Aquila, e i coristi dell’International Opera Choir diretti da Giovanni Mirabile.
Apre il programma di musica sacra composto per l’occasione la Messa del Cardinale Domenico Bartolucci che vede impegnata nella parte solistica il soprano Maria Tomassi. Nel secondo tempo la Messa di Gloria per soli, coro e orchestra, composta dal giovane Giacomo Puccini nel 1880 al termine del suo periodo di studi a Lucca, e riscoperta soltanto negli anni Cinquanta dello scorso secolo. Le parti solistiche sono affidate al tenore Vincenzo Costanzo e al baritono Armando Likaj.
Il concerto è organizzato in collaborazione con Sacrum Festival con il sostegno della Fondazione Cardinale Domenico Bartolucci.
Dice il Presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, M° Bruno Carioti: “C’è molta emozione alla vigilia di questo appuntamento che inaugura la Stagione dei Concerti numero Cinquanta dell’ISA. È un traguardo che ci inorgoglisce e che viviamo con grande senso di responsabilità verso i Fondatori visionari di questo Ente e verso il nostro pubblico, sempre più numeroso. Questo concerto simboleggia il nostro abbraccio, intenso e sentito, di forte gratitudine verso coloro – pubblico, artisti, amministratori – che negli anni hanno condiviso il proprio percorso con noi e con la nostra musica, senza mai far mancare fiducia nel progetto dell’ISA”.
Così il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli: “Onore ed onere per me continuare ad attraversare l’intera produzione pucciniana in questo suo centenario infinito, andando a proporre anche l’aspetto sacro del compositore. Giacomo Puccini e la musica sacra sono i miei due più grandi amori e gioisco nel proporre in questa occasione due messe dal diverso sentire, in cui l’agnostico e l’uomo di chiesa sono uniti dal segno musicale e da un linguaggio di grandissima raffinatezza, Un concerto questo, che mi permetterà ancora una volta di far musica con grandi interpreti, unitamente all’orchestra dell’ISA e all’International Opera Choir, preparato da Giovanni Mirabile, formazioni a me molto care, a coronamento di un anno di preparazione per il grande Giubileo del 2025 e del decennale del Sacrum Festival al quale giungerò con una sempre maggior consapevolezza e maturità musicale ed artistica.”
Conclude il Segretario generale della Fondazione Bartolucci, Alessandro Biciocchi: “La Fondazione Cardinale Bartolucci è lieta di proseguire la collaborazione con Sacrum che anche quest’anno dedica parte del programma ad una composizione del Maestro Cardinale. Bartolucci ha diretto per oltre 40 anni il Coro della Cappella Sistina ed ha lasciato un patrimonio di opere che meritano di essere conosciute sempre di più dal pubblico internazionale anche a testimonianza del contributo artistico della Chiesa cattolica nella quale ha vissuto ed ha trovato la sua ispirazione più profonda”.
Il programma musicale Questo triplo appuntamento della IX edizione del Sacrum festival con il quale l’Istituzione Sinfonica Abruzzese inaugura la Cinquantesima stagione, pone in dialogo due messe con l’opera in onore di Santa Cecilia composta dal Cardinale Domenico Bartolucci per coro, soprano e orchestra e la Messa a quattro voci con tenore e baritono solisti e orchestra, in La bemolle maggiore (Messa di Gloria) composta da Giacomo Puccini. Un segno musicale, quello del Cardinale, che riesce ad armonizzare compiutamente quella sintesi poetico-mistica di schietta ispirazione cattolica, riuscendo a conseguire un fascino genuino, fatto di ardente misticismo, espresso con affettuose pennellate sonore e un Mi bemolle iridescente traversante l’intera opera, quale simbolo di sospensione e delicato assenso, che si confronta con la migliore composizione di Puccini, al di fuori della produzione operistica, ovvero la messa di Gloria, un’opera piena di spunti rilevanti, in un arco di situazioni che passano dall’intensa drammaticità del Credo alla fatua eleganza dell’Agnus Dei, sempre sorretta da un’orchestra che gode di un’autonomia ben marcata, in cui si rileva la padronanza tecnica del giovane compositore in tutti i campi dell’imitazione, dal canone nelle sue diverse forme, sino al fugato.