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  • Convegni, archeologia, storia: i 40 anni di attività dell’Archeoclub “Cremonese”

    AGNONE – L’Archeoclub d’Italia è un’associazione nazionale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e ambientale. La sezione di Agnone è una diramazione a livello locale dell’Archeoclub d’Italia, con sede centrale a Roma. Fu fondata per volontà di un gruppo di giovani nel 1977 e intitolata al medico agnonese e grande appassionato di Archeologia, Francesco Saverio Cremonese.  Nell’atto di costituzione, il consiglio, lo propose con decisione unanime, non tanto  per essere stato medico competente e disinteressato, primo cittadino di Agnone e consigliere provinciale, ma “per avere egli acquistato amplissime benemerenze nel campo dell’archeologia e della storia locale”. La sezione con le sue azioni e iniziative ha un ruolo indipendente, di segnalazione e sensibilizzazione inerente la storia, la cultura materiale, locale, e la valorizzazione e salvaguardia dei  beni storici artistici e ambientali.

    Per il “Centro Studi Alto Molise”, (costituito in Agnone nel 1988), il sottoscritto Mauro Salzano, (vice-presidente) e Francesco Paolo Tanzj (presidente), con un grande impegno,  organizzarono nel 1992 il convegno archeologico: “Safinim” e nel 1994, (aprile), il convegno archeologico, internazionale: “La Tavola di Agnone nel contesto Italico”, con la stampa dei relativi atti. In particolare, al convegno del 1994, hanno partecipato i massimi studiosi italiani ed europei sul Sannio e Sanniti, ed i relativi atti pubblicati dalla prestigiosa casa editrice Olschki di Firenze, sono stati distribuiti a livello mondiale, nelle più importanti biblioteche. Successivamente, il sottoscritto decise di passare all’Archeoclub, sia per il  prevalente interesse, storico-locale e archeologico-ambientale, sia per rivitalizzare la sezione di Agnone. Nel 2003, ne sono diventato il presidente, fino ad oggi sempre confermato, per non far scomparire tale associazione, che come dichiarò mons. Filippo la Gamba, primo presidente, “altamente benemerita per l’opera che essa svolge nel tessuto sociale e culturale della nostra città“.

    Nel Molise, la sezione di Agnone dell’Archeoclub d’Italia è stata la seconda dopo quella di Termoli. La sua costituzione fu ufficialmente riconosciuta, con nota 30 luglio 1977 dal Comitato direttivo dell’Archeoclub d’Italia. Nell’art. 1 dello statuto si evidenzia, inoltre: In data 30 settembre 1977 è stata costituita in Agnone un’associazione culturale, apolitica e senza fini di lucro denominata Archeoclub “Francesco Saverio Cremonese.

    Il primo presidente fu mons. Filippo la Gamba, parroco della chiesa di Sant’Emidio, dal 1977 al  1990, cui seguì la preside Maria di Loreto Barrassi, dal 1990 al 2003, ed infine il sottoscritto dal 2003 ad oggi.

    Come riferisce don Filippo la Gamba, 40 anni fa, la motivazione a creare l’Archeoclub fu la particolare vocazione archeologica del territorio nel quale esso intendeva operare. Infatti, Agnone, nel Sannio Pentro,  occupa, una posizione  particolare. E’ circondata da monumenti la cui costruzione è compresa tra il VI° e II° secolo a.c.: I templi ed il teatro Sannitico di Pietrabbondante; i Templi Italici di Vastogirardi e di Schiavi d’Abruzzo; il recinto sacro di Agnone, ancora da individuare, del quale faceva parte la Tavola di Agnone (detta Osca). Fu recuperata, nel 1848, in località ” La Macchia” nella zona in prossimità della “fonte del Romito” sul territorio del Comune di Capracotta, anche se al limite con il territorio del Comune di Agnone. E’  oggi conservata  presso il British Museum di Londra.

    L’intento era ed è quello di collaborare alla difesa del patrimonio storico e archeologico. Attraverso ricognizioni di superfice la Sezione di Agnone dell’Archeoclub d’Italia ha recuperato reperti pre-romani e romani che oggi costituiscono il deposito archeologico del comune di Agnone; esso è presente in un non idoneo locale, peraltro poco protetto, e in apposita e grande vetrina, di propietà  della sezione di Agnone dell’Archeoclub d’Italia. A tal proposito va rilevato il sempre buono rapporto di collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e Belle Arti Del Molise, di cui c’è testimonianza nel catalogo della mostra organizzata nel 1985.

    Parallelamente al recupero di reperti archeologici, la sezione di Agnone, ha raccolto materiale ritenuto inutile, spesso nelle discariche, ed a volte donazioni di privati cittadini; tale materiale consiste di oggettistica e documentazione varia di storia locale e religiosa, che oggi per mancanza di spazi idonei  non è possibile  esporre adeguatamente.

    La sezione di Agnone dell’Archeoclub d’Italia è quindi al servizio dell’archeologia della storia, dei beni storici-artistici  e dell’ambiente naturale. Le sue principali finalità sono: recuperare il materiale riguardante la storia di Agnone; sensibilizzare l’opinione pubblica per una maggiore, valorizzazione, tutela e salvaguardia del patrimonio archeologico, storico artistico e ambientale  di Agnone; stimolare gli organi competenti, perchè venga intrapresa una campagna sistematica di scavi con una programmazione pluriennale e siano vincolate le zone di interesse archeologico più consistente; sollecitare l’amministrazione comunale di Agnone, a creare uno o più musei, per incrementare  la promozione culturale  e  turistica; realizzare convegni, mostre e  ricerche.

    A tal proposito, evidenzio, l’attuale, impegno, nella riscoperta della storia di Agnone tra fine Ottocento e primi del Novecento, (e non solo), peraltro poco conosciuta e quasi dimenticata, con agnonesi che avevano come unico obiettivo lo sviluppo di Agnone e del territorio altomolisano; ciò si realizzò attraverso: la Banca Sannitica (1899); la centrale elettrica del Verrino (1904); la ferrovia: Agnone-Pietrabbondante-Pescolanciano (1915-1943).

                                                                                    Mauro Salzano – presidente Archeoclub Agnone

     

    Cronistoria Archeoclub di Agnone

    Nel 1977, il 2 giugno, si comunicò, l’incontro nella Sala Parrocchiale di S.Emidio, con il Magistrato Domenico Galasso, che relazionò  sul tema: “Il culto di Athena ed  il tempio delle sirene nella  penisola  Sorrentina”. Dopo la relazione si posero le basi per la creazione in Agnone di un Club Archeologico.  Firmato: un gruppo di giovani.

    Nel 1977, il 30 settembre, alla presenza di dirigenti centrali, fu inaugurata la locale Sezione dell’Archeoclub, intitolata a Francesco Saverio Cremonese (1806 – 1892), medico di Agnone e grande appassionato di archeologia.  Il primo presidente, don Filippo la Gamba, parroco (e Monsignore)  nella chiesa di S. Emidio in Agnone,  che mise a disposizione alcuni locali come prima sede. I soci, molto motivati, iniziarono presto sia  ad indagare il territorio sia ad organizzare eventi.

    Nel 1978, il 20 febbraio, si comunicò alla cittadinanza,l’inaugurazione della nuova sede dell’Archeoclub “F.S. Cremonese”, presso l’ex monastero di “Santa Chiara”;  con il Prof. Claudio Ferone  che relazionò sul  tema: “Aspetti storici E linguistici della  tavola di Agnone”. Intervenne: il Prof. Armando Miele del Consiglio Nazionale dell’Archeoclub.

    Nel 1979, (30 settembre – 1° ottobre) fu organizzata la prima manifestazione e in particolare la “Mostra storico artigianale dell’Alto Molise” nel nuovo spazio disponibile del palazzetto dello sport. Furono scelti i manufatti che erano stati realizzati da artigiani ed artisti che i devoti, hanno donato ai Santi delle varie chiese.

    Nel 1981 (mese di agosto), fu organizzata una “mostra di bassorilievi”  realizzati dalla scultrice Amalia Ciardi Duprè, pronipote del noto scultore fiorentino Giovanni Duprè, perchè alcune opere di quest’ultimo e della figlia Amalia Duprè, sono presenti nella chiesa di S.Emidio. In tale occasione la scultrice, donò alla sezione di Agnone dell’Archeoclub, un bassorilievo in terracotta ove si evidenzia lo stupore, nel momento di un ritrovamento archeologico.

    Nelle quotidiane escursioni sul territorio, vennero alla luce numerosi siti con evidenti tracce di presenza umana.

    Nel 1981, il 21 novembre, fu organizzata  la ” Mostra dei manoscritti e dei libri rari della Biblioteca Emidiana “, per commemorare i suoi 80 anni. Per l’occasione furono presenti il sottosegretario ai Beni Culturali, Senatore Prof. Pietro Mezzapesa; il Direttore Generale dello stesso ministero (allora ai Beni Librari), Dott. Prof. Francesco Sisinni.

     Nel 1985, e precisamente dal 10 al 30 agosto, fu organizzata una grande mostra nella Chiesa di S. Chiara, di “reperti archeologici rinvenuti dalla  sezione di Agnone dell’Archeoclub d’Italia, e del materiale di rilevante interesse archeologico e storico locale,  del Museo Emidiano“. Nel frattempo, le nostre escursioni sul territorio continuavano a dare buoni frutti tanto che iniziammo a studiare le numerose zone del territorio ricche di costruzioni a ” Tolos “. Si tratta di costruzioni fatte dai pasto.

    Ogni anno comunque, sono state organizzate dentro la Chiesa di Santa Chiara,  esposizioni di oggettistica della cultura materiale locale; di stampe e libri antichi; di stampe e figurine a carattere sacro; mostre.

    Nel 1990, dopo la scomparsa di Mons. Filippo la Gamba, che tanto si era adoperato per fondare e tenere vivo l’Archeoclub di Agnone, subentrò come Presidente la Preside, Maria di Loreto in Barrassi.

    Mentre continuavano le nostre ricerche sul territorio, aggiustammo alla meglio la nostra nuova sede  presso S.Chiara occupando alla buona la Chiesa (successivamente si è scoperto che era di proprietà della Prefettura, fondo FEC), e alcune stanze dell’ex Monastero (di proprietà del Comune di Agnone).

    Nel 2003, la preside Barrassi, dopo oltre un decennio, lasciò la presidenza ed al suo posto l’assemblea decise di eleggere il sottoscritto, Geologo e Professore, Mauro Salzano.

    Il socio Francesco Merola, inoltre, in un locale ha allestito una “mostra di radio e televisori d’epoca“, di proprietà dello stesso.

    Per quanto riguarda i reperti archeologici che la nostra sezione ha recuperato, attraverso la Sovrintendenza competente, sono stati consegnati al Comune di Agnone e custoditi in uno spazio non adeguato.

    Nel 2015, il 6 giugno, dopo un lungo silenzio, ma costante presenza e recupero di materiale, l’Archeoclub è tornato in azione organizzando con la collaborazione del Centro Studi Alto Molise,  un convegno, nella chiesa di S.Nicola, sul ” Centenario della entrata in esercizio della  ferrovia ” Agnone – Pietrabbondante – Pescolanciano“, voluta e costruita dagli Agnonesi di fine ottocento inizio novecento e la mostra: Agnone nella prima Guerra Mondiale.

     Nel 2016, si segnala, infine, la suggestiva ultima “ricostruzione di una classe scolastica degli  anni  quaranta- sessanta“, con relativo materiale e documentazione originale d’epoca e anche più antico.

    La storia di questo archeoclub, fondato con passione nel 1977, spesso ignorato, dalle varie amministrazioni comunali, lavorando con impegno costante e giornaliero, nel silenzio, è arrivata sino ad oggi, raccogliendo e conservando frammenti di storia passata che altrimenti sarebbero finiti  nel nulla. Purtroppo la mancanza di finanziamenti e di spazi adeguati non ci permette di esporre adeguatamente il vario materiale di cui disponiamo.

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