Il piatto piange e l’ala del cimitero cittadino, che nel mese di dicembre scorso ha visto il distaccamento improvviso di alcune lapidi, resta off limits alle visite di parenti e amici dei defunti. Il problema dovuto alle infiltrazioni di acqua piovana e alla scarsa cura acuitasi con il tempo, necessita di interventi di consolidamento da effettuare prevalentemente sul tetto e i cornicioni, ma il Comune non ha le giuste risorse per i lavori. Per le nuove opere servono circa 60.000 euro che al momento l’amministrazione guidata dal sindaco Daniele Saia dovrà reperire tra le maglie di un bilancio sempre più asfittico. Infatti, la manutenzione straordinaria dell’ala interessata al distaccamento delle lapidi, ricade tra le competenze del Comune.
A confermarlo il contratto che la giunta De Vita sottoscrisse con la ditta, la Sammartino Costruzioni Srl, che tramite un project financing, ebbe assicurata la gestione, realizzazione e vendita dei nuovi loculi a fronte di un versamento annuale di 10.000 euro nelle casse di Palazzo Verdi. L’accordo tra Comune e concessionario tuttavia non prevedeva la manutenzione straordinaria nella parte vecchia del camposanto. Non è tutto, perché oltre ai 60.000 euro per il cimitero di Agnone, urgono altri 20.000 euro per quello della frazione di Villacanale.
“Abbiamo ereditato una situazione difficile – afferma Saia riferendosi al contratto stipulato con l’attuale società a cui è in carico il cimitero -. Stiamo studiando dove reperire la somma necessaria per avviare le opere di consolidamento, ma al momento non sappiamo come muoverci. Capisco le rimostranze e la preoccupazione dei parenti impossibilitati a recarsi sulle tombe dei propri cari, ma al tempo stesso dico loro di pazientare perché il problema resta tra le priorità di questa amministrazione che lavora quotidianamente alla risoluzione di innumerevoli criticità”.
Insomma, a detta di Saia, si prevedono tempo lunghi affinché parenti e amici potranno tornare a pregare e poggiare un fiore sulla tomba dei cari defunti.