Rilanciare concretamente il progetto del parco letterario ‘Francesco Jovine’, iniziativa culturale che in passato ha visto protagoniste le amministrazioni comunali di Agnone e Guardialfiera.
E’ a quanto lavora il Centro studi Alto Molise ‘Luigi Gamberale’ nelle figure di Ida Cimmino, Armando Sammartino, Marcella Amicone e Francesco Paolo Tanzj, di pari intesa con il Centro Studi 2000 di Guardiafilera e il presidente dell’associazione dei “Borghi d’Ecccellenza” del Molise, Maurizio Varriano.
“E’ giunto il momento di porre solide basi per una ripartenza più solida e convita, come ci impone la nostra mai spenta convinzione che la promozione culturale, vista anche come promozione del territorio, è elemento qualificante di qualsiasi offerta turistica. Lanciamo, pertanto, un accorato appello a tutti coloro che coltivano con passione studi e ricerche sul nostro territorio, che amano l’alto Molise e intendono impegnarsi per la sua valorizzazione, che hanno idee, suggerimenti, voglia e tempo da investire a servizio della cultura e della bellezza, che siano desiderosi di confrontarsi e mettersi a lavoro per tentare ancora un cambiamento, soprattutto ora in cui c’è bisogno di progettare un ‘dopo’ in cui rimettersi in gioco con convinzione e determinazione” scrivono dal Centro Studi ‘Luigi Gamberale’.
A riguardo venerdì scorso c’è stato un primo incontro presso il Caffè Letterario di Agnone al quale hanno preso parte i responsabili dei Centri Studi dei due centri chiamati a mettere a punto nuove e interessanti azioni. Tra i principali obiettivi da perseguire quello di suscitare l’interesse di lettori – viaggiatori che vogliono scoprire itinerari culturali e scenari suggestivi, fuori dai consueti circuiti turistici, al fine di poter rivivere le sensazioni di cui gli autori hanno lasciato testimonianza nelle loro opere letterarie. In questo caso il filo conduttore è riconducibile all’opera joviniana che consiste nell’appassionata descrizione della realtà contadina molisana: le parole, i gesti, le case, le tradizioni, il duro lavoro dei campi, le sofferenze e le ingiustizie. Il tutto calato in luoghi ben precisi. Per questo il parco vede e si sviluppa sui due principali centri logistici, che sono appunto Guardialfiera, paese di nascita di Jovine, con la sua casa natale e i luoghi sentimentali legati alla sua ispirazione letteraria, e Agnone, citata dall’autore nel suo ‘Viaggio nel Molise’, cittadina ricca di storia e tradizioni culturali, definita non a caso da Francesco D’Ovidio ‘L’Atene del Sannio’. L’idea di fondo è quindi quella di stimolare la riscoperta di quei luoghi attraverso dei veri e propri viaggi nel tempo, attraverso la memoria letteraria, allo scopo di valorizzarli, preservarli e tutelarli, così come avviene per i parchi naturalistici.
In tal senso resta in piedi l’organizzazione de i ‘viaggi sentimentali’, che tentano di riprodurre l’ambiente, le sensazioni, i fatti e le suggestioni ricavate dall’incontro tra il brano letterario e la natura stessa del luogo. Inoltre non vanno trascurati gli elementi aggiuntivi, che hanno a che fare con la riscoperta delle tradizioni locali, della gastronomia, degli eventi socio-culturali, dell’artigianato e quant’altro possa suscitare l’interesse del visitatore. E’ il motivo letterario, dunque, che provoca l’interesse turistico ed il conseguente, benefico, indotto economico-occupazionale. Insomma, l’idea dei Parchi Letterari si rivolge particolarmente ai giovani, sia per incoraggiare la loro curiosità intellettuale attraverso la ricreatività del viaggio, sia soprattutto in quanto possibili operatori economici, attraverso l’apposita creazione di cooperative di promozione e organizzazione turistica.