Si è tenuto un tavolo tecnico, presieduto dal Prefetto di Chieti, Antonio Corona, per fare il punto sulle problematiche riguardanti la Diga di Chiauci e sulla carenza idrica che, ogni estate, sistematicamente tormenta l’attività delle imprese agricole vastesi e molisane, in particolare dei comuni di Montenero di Bisaccia e Mafalda. Come chiarisce Giorgio Manes, presidente del Consorzio di Bonifica di Termoli “stiamo fortemente intensificando le sinergie tra le strutture tecniche e istituzionali di Abruzzo e Molise per gestire nel migliore dei modi la ormai estenuante fase di transizione per il completamento delle infrastrutture dell’invaso di Chiauci, rivendicando che l’acqua disponibile deve essere equamente ripartita tra Abruzzo e Molise.” Il progetto iniziale della diga di Chiauci fu finanziato dall’Ex Cassa per il Mezzogiorno e i lavori, iniziati nel 1985, con la prima attivazione nel 1997 e la gestione affidata al Consorzio Abruzzese di Bonifica Sud di Vasto, che deve garantire la fornitura dell’acqua, oltre che ai territori abruzzesi, anche ai comuni molisani di Montenero di Bisaccia e Mafalda. La diga di Chiauci può raccogliere adesso quattro milioni di metri cubi di acqua, ma, attraverso una Delibera Cipe, ha in essere un finanziamento per il completamento della diga, la sistemazione della viabilità nella zona e la realizzazione di percorsi turistici attorno all’invaso. La precarietà legata alla non ultimazione delle infrastrutture della diga di Chiauci mette a rischio, a causa delle emergenze tecniche che si verificano agli impianti d’irrigazione, il reddito di migliaia di aziende agricole molisane e abruzzesi, la cui produzione agricola è legata all’adeguata disponibilità di acqua per l’irrigazione. Al vertice hanno preso parte i rappresentanti dei due Consorzi di Bonifica di Termoli e di Vasto, Giorgio Manes e Rodolfo Mastrangelo, il direttore generale di Molise acque, ing. Luigi D’Orsi, il Segretario generale dell’Autorità di Bacino dei fiumi Trigno, Biferno e Minori, Saccione e Fortore, ing. Fedele Cuculo, i Dirigenti competenti della Regione Molise e quelli dell’Abruzzo, i Sindaci del comprensorio interessato.
Durante l’incontro il Consorzio di Bonifica di Vasto ha confermato che si è predisposto il raddoppio della risorsa idrica disponibile, passando dai precedenti duemilioni di metri cubi di acqua a quattromilioni di metri cubi, da dividere equamente tra le due regioni, e, se la piovosità resterà nella media stagionale, si auspica di arrivare a seimilioni dopo la verifica del Servizio Nazionale Dighe, prevista per giugno di quest’anno. Il finanziamento delle opere di completamento della diga e delle strutture d’irrigazione, che è stato oggetto, nei mesi scorsi, d’incontri tra i Presidenti di Regione di Abruzzo e Molise, Luciano D’Alfonso e Paolo di Laura Frattura, è previsto nel patto già firmato dall’Abruzzo con il Presidente del Governo, Matteo Renzi, e in quello che firmerà il Molise. Durante l’incontro è stata ribadita la sempre maggiore importanza della disponibilità della risorsa idrica, in particolar modo per l’agricoltura, soprattutto a seguito degli ultimi mutamenti climatici, con aumento delle temperature e maggiori periodi di siccità. E’ stata sollecitata, pertanto, dal Prefetto Corona, maggiore attenzione alla gestione oculata dell’acqua disponibile, anche attraverso i nuovi strumenti tecnologici. Quale esempio positivo è stato portato il Consorzio di Bonifica di Termoli, che ha realizzato l’innovazione della gestione dell’acqua, con le centraline munite di contatori di nuova generazione, che consentono il prelievo e il controllo dell’acqua attraverso tessere elettroniche personali, rilasciate ai coltivatori.