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  • «Dopo la maestra, lo dico al direttore»

    Dopo la maestra, lo dico al direttore. Ecco una nuova puntata che vede personaggi elevarsi al rango di statisti nonché essere amici di ministri e sottosegretari frignare ancora per la poca attenzione ricevuta sugli organi di stampa.

    Fortunatamente non hanno l’onore di essere iscritti all’ordine professionale dei giornalisti e quindi avere la facoltà di scrivere un titolo o dettare la linea di una testata. Alleluia.

    Di loro certamente spicca una conclamata disonestà intellettuale certificata quotidianamente perché incapaci di risolvere la questione con un faccia a faccia o una telefonata. Peccato.

    E allora meglio andare a piagnucolare dalla maestra o rivolgersi direttamente al direttore. Destino vuole vengano puntualmente bocciati ad ogni vero esame perché davanti l’elettorato non c’è lamento o piagnisteo che tenga. E meno male.

    A questo punto non gli resta che rivolgersi a sua Santità il Papa, il quale, nella sua infinita bontà, intercederà magari con qualche redattore dell’Osservatore Romano per far conoscere la vicenda all’intero globo. Attendiamo ansiosi la nuova puntata…  

    mdo

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