AGNONE. San Rocco è il Santo più invocato dal Medioevo in poi come protettore del terribile flagello della peste e la sua popolarità è tuttora ampiamente diffusa. E’ infatti uno dei Santi più conosciuti nel continente europeo e oltreoceano. Le sue caratteristiche fondamentali sono l’abito da pellegrino, la mantellina, il bastone, la conchiglia, la borraccia. Quando in Italia la peste nel 1600 uccideva milioni di persone, dopo quella del 1300 (Peste Nera), si pregava San Rocco. Ciò è accaduto anche con la gravissima epidemia influenzale chiamata Spagnola, nel 1918. Anche nei tempi del coronavirus molti fedeli si rivolgono a San Rocco come intercessore presso Dio. Nato in Francia a Montpellier tra il 1346 ed il 1350 da famiglia benestante, dopo la morte dei genitori donò tutto ai poveri per seguire il Vangelo. A soli 32 anni attraversò come pellegrino l’Italia mentre la terribile “Peste Nera” dell’epoca falciava la popolazione. Una croce rossa, impressa sul suo petto come una “voglia”, faceva di lui un predestinato. San Rocco non scappava dalle zone contagiate dette oggi “zone rosse” e si fermava per aiutare gli appestati, senza preoccuparsi del gravissimo pericolo del contagio, non paragonabile al coronavirus. Contagiato a Piacenza dove assisteva i malati si ritirò in una grotta nelle adiacenze del fiume Trebbia. La leggenda riferisce che a sfamarlo fu un cane che prendeva il pane a casa del suo padrone Gottardo; per questo un cagnolino compare nei suoi santini e statue votive, con una pagnottella in bocca. Un angelo curò le sue piaghe pestilenziali che gli provocavano grandi dolori. Dopo essere guarito, San Rocco, continuò a curare gli appestati senza preoccuparsi del gravissimo pericolo di nuovo contagio. Mentre ritornava in Francia, si fermò a Voghera a causa di una guerra in atto nella zona; considerato una spia, fu arrestato e dopo alcuni anni morì in carcere, (tra il 1376 e il 1379). Fu trovata vicino al suo corpo una tavoletta con la seguente iscrizione: “Chiunque mi invocherà contro la peste, sarà liberato da questo flagello”. Oggi si potrebbe sostituire alla parola Peste quella di coronavirus. San Rocco, ad Agnone, si trova nella chiesa di Sant’Amico. A lui è dedicato un altare con una monumentale e antica statua lignea che lo rappresenta mentre con la mano destra indica il bubbone inguinale espressione della malattia. San Rocco si venera ogni anno la seconda domenica di ottobre, anche se la data della sua morte è quella del 16 agosto. In tale data, invece, lo si prega in una chiesetta campestre adiacente al centro abitato di Agnone, sotto il belvedere della “Ripa”. In tale occasione vengono distribuiti ai fedeli dei pani in ricordo dell’opera caritatevole del cane fedele al santo.
Mauro Salzano – presidente Archeoclub