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  • Falsi ciechi incastrati dai Carabinieri

    Denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Isernia tre falsi ciechi dell’hinterland isernino.
    I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Isernia hanno
    smascherato nella provincia pentra tre falsi ciechi che hanno, negli ultimi anni, indebitamente
    intascato dall’INPS somme complessive superiori ai 100.000 euro. I tre sono stati filmati mentre
    guidavano la macchina, leggevano, passeggiavano per strada e raccoglievano frutti di bosco.

    Ufficialmente erano affetti da cecità e riscuotevano dall’INPS la pensione di invalidità e l’indennità
    di accompagnamento. Incredibilmente però sono stati ripresi mentre guidavano la macchina,
    leggevano e passeggiavano per strada senza aiuto. Erano quindi, semplicemente, tre truffatori: due
    uomini di 76 e 68 anni e una donna di 51 anni, tutti residenti nell’hinterland isernino. Una volta
    smascherati, sono stati denunciati per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato.
    I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia hanno iniziato le
    indagini a seguito di un normale controllo alla circolazione stradale durante il quale uno dei tre era
    stato fermato a bordo della sua auto decappottabile. I militari, in quell’occasione, avevano infatti
    notato il particolare nervosismo dell’uomo. Da lì, sotto la direzione della Procura della Repubblica
    di Isernia coordinata dal Procuratore Dott. Paolo Albano, sono scaturite ulteriori attività
    investigative, estese poi agli altri soggetti, culminate con l’avviso di conclusione delle indagini
    preliminari e l’acquisizione di decine di documenti e certificazioni presso l’ASREM e l’INPS del
    capoluogo pentro.
    I militari, nello specifico, hanno verificato gli spostamenti dei tre, riprendendoli e fotografandoli
    mentre svolgevano le loro attività quotidiane. E così si è scoperto che uno dei due uomini guidava la
    propria autovettura sportiva mentre l’altro lamentava ai militari, fintisi promotori di una nota pay-tv,  il fatto che la zona ove risiede, non avendo una sufficiente copertura di segnale, gli impediva, in
    alcune giornate, di seguire gli eventi sportivi di suo interesse. La donna è stata poi avvistata mentre
    ritornava con in mano una cesta piena di more e lamponi raccolti precedentemente nei boschi vicini
    alla propria abitazione.
    L’indagine, durata circa sei mesi, ha consentito di accertare che i tre, in questi anni, hanno
    indebitamente percepito dall’INPS, complessivamente, più di 100.000 euro.

     

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