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  • Figlio violento, padre disperato chiama i Carabinieri: 46enne finisce in carcere

    Celano – La convivenza con il figlio è diventata insostenibile: il suo atteggiamento violento in casa continua, oramai, da anni. È questa la “fotografia” che un padre disperato ha presentato ai carabinieri, contattati di nascosto per paura di ripercussioni.

    L’anziano genitore, sebbene troppo impaurito per recarsi in caserma e presentare una denuncia, ha iniziato a confidarsi con gli uomini dell’Arma, chiedendo il loro aiuto.

    I carabinieri si sono immediatamente attivati ed hanno iniziato a ricostruire gli avvenimenti degli ultimi quattro anni, tempestati di percosse, ingiurie, minacce e persino sputi in faccia, che i genitori erano costretti a sopportare ad opera del figlio, un 46enne già noto alle forze dell’ordine.

    Il motivo di tanta violenza era sempre il medesimo: le continue richieste di denaro, tra i 20 e i 50 euro al giorno, a cui non sempre i genitori riuscivano a far fronte. In un’occasione, addirittura, il figlio aveva preteso di ricevere 2mila € dai genitori per uscire di casa e lasciarli in pace. Ottenuta la somma, però, il 46enne era rimasto in casa e le vessazioni erano continuate.

    L’episodio più grave alcuni giorni fa, quando l’uomo aveva colpito alla testa il padre, colpevole di non aver ottemperato all’ennesima richiesta di denaro. Solo il coraggioso intervento di un nipote, peraltro minorenne, aveva impedito al 46enne di continuare a colpire il padre con un mattone.

    Gli elementi di prova raccolti dai carabinieri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Avezzano, hanno portato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale marsicano ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

    La misura è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Celano, che hanno arrestato il 46enne e lo hanno condotto presso il carcere di Avezzano.   

    Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata. 

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