• In evidenza
  • Frattura: «La sanità non si fa in funzione del numero di abitanti», ma il discorso non vale per Agnone e l’Alto Molise

    Paolo di Laura Frattura, commissario ad acta per la sanità, è stato nella mattinata di oggi, mercoledì 3 gennaio, a Castelmauro in occasione dell’inaugurazione della Casa della salute. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Angelo Sticca e gli amministratori dei centri limitrofi, la dirigenza Asrem e il direttore della Salute della Regione.

    Queste le dichiarazioni di Frattura: «La sanità non si fa in funzione del numero di abitanti, ma in funzione della distribuzione degli abitanti. A noi non interessa il parametro della densità demografica, ma la certezza nel nostro territorio di un punto di riferimento in grado di mettere in sicurezza la vita del paziente per poi mandarlo, in caso di necessità, in altra struttura più completa. Presa in carico del paziente, continuità assistenziale, interdisciplinarietà delle cure sono i tre punti cardine sui quali abbiamo costruito la riorganizzazione sanitaria abbandonando la logica della sanità ospedalocentrica per arrivare a offrire ovunque ai nostri cittadini molisani un servizio pubblico appropriato, di qualità e adeguato. Oggi lo garantiamo anche nel comune di Castelmauro con l’inaugurazione di una nuova Casa della salute».

    «Così andiamo avanti nella realizzazione di un impegno assunto a inizio legislatura, – ha aggiunto Frattura, in vena di campagna elettorale – dimostrando che quando c’è impegno vero da parte di tutti i protagonisti interessati, che quando ci si mettono il cuore e l’entusiasmo, il risultato, anche quello che sembra più lontano, diventa cosa reale alla portata di tutti. Il prossimo step, senza sbilanciarci troppo e cedere a facili promesse, ci vedrà impegnati nel garantire le ore necessarie per la diabetologia anche presso la Casa della salute di Castelmauro. Così completeremo l’offerta di specialistiche presenti in questa struttura realizzata con l’impegno e la passione dei tanti che l’hanno voluta credendoci, come il responsabile del Distretto, il quale lo scorso 31 dicembre anziché dedicarsi al cenone di San Silvestro girava e mi mandava foto del parcheggio della Casa della salute per verificare l’avanzamento dei lavori. A lui e a tutti gli altri operatori va il nostro grazie: il personale sanitario è fondamentale. Sono convinto che non avremmo avuto garanzia di un adeguato servizio sanitario regionale senza la straordinaria dedizione del personale che negli anni lo ha tenuto in vita, malgrado le tante difficoltà. Non avremmo parlato di livelli essenziali di assistenza, non avremmo parlato di qualità, non avremmo parlato di nulla. Quindi davvero grazie, perché, malgrado la continua e costante emorragia, gli operatori della nostra sanità hanno assicurato ai cittadini molisani servizio e prestazioni, a dispetto dei casi specifici evidenziati ad hoc, di assoluta qualità. Grazie ai volontari perché il 118 così come è organizzato ci dimostra come con un sistema capillare davvero si riesca a dare riscontro ovunque. Su questi temi e con queste basi sono convinto che il Molise non ha nulla da lamentarsi».

    Il Molise forse no, ma l’Alto Molise sicuramente.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.