SALCITO – Come ogni anno da tempo immemore, rinverdendo una tradizione comune a molti paesi della valle del Trigno, la sera del 24 dicembre al rintocco del vespro, Salcito si appresta ad accogliere il mistico andare delle farchie dalla grande piazza ai piccoli vicoli (le “rue” dal francese “rue-via” in ricordo del dominio angioino).
La Farchia consiste in una grande torcia composta da canne secche e ginestre raccolte ed asciutte d’estate per l’occasione così da permettere un agevole combustione.
Dalle dimensioni più svariate, soprattutto in relazione alla capacità fisiche del portatore, la Farchia a braccio o sulle spalle, viene portata di porta in porta tradizionalmente da due persone , famigliari o amici i quali pellegrinando si alternano al sostegno della “v’sazza” consiste in una borsa di cotonaccio grezzo o canapa composta da due ampie sacche collegate tra loro cosi che poteva essere calzata dagli antichi viandanti a spalla o a tracolla durante i trasferimenti per le normali attività contadine o lungo i tratturi all’epoca della lontana transumanza, per l’occasione utilizzata ai fini del trasporto dei doni ricevuti.
In un lontano passato a decine le Farchie illuminavano la notte della natività. Attualmente il loro numero è sensibilmente diminuito mentre è aumentato il numero dei portatori i quali in comitive festose rinnovano questa tradizione!!
Non è ben chiara l’origine del rito, se sia religiosa o meno, Il fuoco si sa è simbolo di calore, di vigore, di luce prosperità ed attraverso il fuoco le comitive di giovani e meno giovani si apprestano ad augurare alla popolazione, che li accoglie con vivande e calorosa ospitalità, un sereno natale.
In chiave più moderna una tradizione più giovanile (meno molisana), ma non meno radicata, da circa vent’anni con gran fervore è portata avanti dai Salcitani. Per la gioia dei piccini, e perché no, anche per la voglia di stare assieme dei più grandi, la notte del 24 dicembre, a seguire della Veglia e della Recita Natalizia si attende tutti insieme l’arrivo di Babbo Natale scortato dalle sue renne ed una slitta carica di doni, il tutto condito da musica dal vivo, vino caldo e tanta allegria! (Chiunque fosse interessato su info orario e regali può rivolgersi a Martina Pacchianella 3335793025)
Il paese chiuderà e saluterà l’anno che sta finendo con il grande falò di fine anno, che verrà realizzato in piazza dai giovani del posto i giorni prima del 31 dicembre, ed acceso alla mezzanotte del nuovo anno entrante. Cibo, bevande e buona musica accompagneranno gli auguri dei Salcitani riuniti intorno al falò.
Due occasioni per visitare Salcito e portare nel cuore un ricordo “caloroso”.
Buone feste !
MARTINA D’ALESSANDRO