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  • Gemelli morti, il vescovo De Luca: «Non è stato un caso»

    (ANSA) – LARINO (CAMPOBASSO) – “Due vite giovani che vengono stroncate è il nostro futuro che viene stroncato. E poi in modo tragico, balordo. Due innocenti muoiono non per caso” ma a causa di una responsabilità. Il Vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca parla così durante i funerali di Antonello e Giovanni Padulo, i due gemelli di Larino (Campobasso) investiti a morte da un’auto nella notte tra sabato e domenica mentre tornavano a casa a bordo di uno scooter dopo una festa di compleanno in pizzeria. La madre dei due sedicenni li ricorda invece tra le lacrime, ringraziando le migliaia di persone assiepate dentro e fuori la cattedrale per seguire i funerali. “Erano tre angeli – dice la donna -, mi è rimasto un angelo. Giovanni era un po’ taciturno ma di una bontà unica, Antonello era solare, pieno di amore per tutti. Amava i cavalli. Sono ragazzi cresciuti nella tranquillità e serenità. Sono figli nostri. Non sono sola, vi ringrazio tutti”. La funzione religiosa si è svolta, tra una miriade di rose bianche, in una atmosfera di grande commozione e dolore. In silenzio la folla ha ascoltato l’omelia del Vescovo, seguita dal corteo funebre per le vie del centro storico. All’uscita dei due feretri dalla cattedrale, davanti ai genitori ed al terzo gemello Giuseppe, sono stati liberati 30 colombe bianche e 600 palloncini dello stesso colore. I compagni di scuola dei due sedicenni, a fine messa, invece, hanno letto una lettera ricordando i due ragazzi. “Giovanni, siamo noi, ricordi tutti i bei momenti passati insieme in classe? Quel posto resterà sempre tuo”. I ragazzi hanno dedicato loro una poesia e molti ricordi racchiusi in una bottiglia lanciata in mare. Tra i presenti, una nonna del giovane investitore.

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