“Consiglio regionale convocato per il 3 maggio. Anzi no, non si può fare, va rinviato, perché il Presidente di Regione deve recarsi a Roma per prendere parte alla direzione PD. E’ questa la scelta, ancora una volta assecondata dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. Di nuovo lavori bloccati in Regione Abruzzo, si rinvia un consiglio già convocato senza neanche sentire la conferenza dei capigruppo e solo per agevolare l’agenda personale dell’incompatibile Presidente/Senatore Luciano D’Alfonso. E gli abruzzesi devono aspettare”.
Il duro commento arriva dai consiglieri regionali del M5S Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, Gianluca Ranieri e Riccardo Mercante che tornano a gamba tesa sulla questione della palese incompatibilità tra le due poltrone sancita dall’art. 122 della Costituzione. “Cos’altro deve accadere perché il Presidente D’Alfonso si renda conto che sta facendo il peggio per l’Abruzzo? Prosegue imperterrito la strada dell’equilibrismo fanta-giurisprudenziale, citando come precedenti per lui plausibili Mazzini e Garibaldi, nella personalissima interpretazione delle leggi a suo abuso e consumo. Un atteggiamento che è ormai straripato dall’arrogante al patetico. Una Regione intera è paralizzata con la connivenza di una maggioranza che guarda sempre più al proprio orticello e non al benessere dell’Abruzzo. Quello che sta accadendo in questa regione è un caso unico in Italia. Siamo sicuri che gli abruzzesi meritino di meglio e faremo tutto quanto nelle nostre possibilità, tutto quanto la legge ci consente, per ridare all’Abruzzo la dignità persa negli ultimi 10 anni”.