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  • Il coraggio di decidere, Luca Massimi dalla serie A all’Alfano di Termoli

    L’arbitro di calcio Luca Massimi, giovane promessa mantenuta della sezione di Termoli, ormai affermato fischietto della nostra Serie A, lo scorso 13 marzo ha incontrato gli studenti dell’Istituto Alfano di Termoli presso l’aula magna deI Liceo Classico. Hanno partecipato tutte le classi prime del Liceo Classico e del Liceo Scientifico, dalla A alla H.

    Massimi ha raccontato brevemente la sua esperienza di direttore di gara chiamando i ragazzi ad un dialogo particolarmente coinvolgente sul “coraggio di decidere”: con un linguaggio aperto ed efficace, l’arbitro termolese si è rivolto in modo diretto agli studenti, sottolineando quanto sia importante nella vita perseguire i propri sogni. Il ruolo dell’arbitro è fatto, in parti uguali, di preparazione fisica, precisione tecnica e disciplinare, concentrazione. Davanti alla platea silenziosa e ammirata degli studenti dell’Alfano, Luca Massimi ha poi mostrato un videoclip di una partita da lui arbitrata per spiegare il fattore “team work”, sottolineando le doti di affiatamento e di collaborazione necessarie: la terza squadra in campo, quella formata da arbitro e assistenti, deve infatti prendere decisioni tempestive e corrette applicando il regolamente, limitando i sempre possibili errori grazie all’aiuto prezioso dei diversi punti di osservazione, non trascurando quello della tecnologia. Il direttore di gara ha la consapevolezza di poter sbagliare, come tutti, ma come tutti deve essere pronto a decidere: «Tutti sbagliamo, i fattori che possono portarci a sbagliare non mancheranno mai, ma dobbiamo sempre avere il coraggio di decidere».

    Verso la conclusione dell’incontro Massimi ha richiamato l’attenzione sui valori-cardine del ruolo dell’arbitro, sintetizzandoli nella formula “honest, handball and human”: l’arbitro, per il delicato ruolo che ricopre nelle competizioni sportive, deve essere onesto con se stesso, nell’arbitraggio come nella vita, deve saper porgere la mano e stringerla quando l’altro è in difficoltà.

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