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  • Insegue la ex violando il divieto di avvicinamento, 29enne finisce dietro le sbarre

    I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Termoli (CB), nel corso della nottata, hanno tratto in arresto un 29enne termolese, già titolare di precedenti penale e/o di polizia, colto nella flagranza dei reati di violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e di atti persecutori.

    La predetta misura cautelare, a cui lo stesso si trovava sottoposto dal 22 agosto scorso, era stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Larino (CB) in seguito a reiterate condotte di natura persecutoria, consistite in diversi pedinamenti effettuati durante la scorsa estate nei confronti della 35enne ex compagna dello stesso, legate alla mancata accettazione da parte dell’uomo dell’interruzione della relazione con la donna.
    Nella circostanza i militari, su richiesta di aiuto pervenuta al numero di emergenza NUE112 da parte della vittima, intervenivano tempestivamente sorprendendo il 29enne alla guida della propria autovettura intento a pedinare un veicolo condotto proprio dalla 35enne, in palese violazione della misura cautelare a cui egli era sottoposto.

    A quel punto, appurate le sue oggettive responsabilità, lo stesso veniva tratto in arresto – per violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa ed atti persecutori – e tradotto, previ adempimenti del caso, presso la Casa Circondariale di Larino (CB) per ivi permanere a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino (CB).

    Nel corso della successiva udienza dinanzi alla competente Autorità Giudiziaria, l’arresto veniva opportunamente convalidato poiché legittimamente eseguito e disposta la permanenza in carcere con provvedimento di aggravamento della pregressa misura cautelare violata.
    Positivo è stato fortunatamente l’epilogo di questa vicenda che, grazie al perentorio e deciso intervento dei militari dell’Arma, ha permesso di tutelare la vittima ed evitare che la situazione degenerasse e che la condotta delittuosa in questione potesse verosimilmente portare – come purtroppo spesso accade specie in casi di questo genere – a ben più gravi ed irreparabili conseguenze.

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