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  • Intervento straordinario a Lanciano: centenaria operata per grave infezione alle vie biliari

    Una donna alle soglie dei cento anni è stata sottoposta con successo a un delicato intervento di colangiopancreatografia retrograda endoscopica (Ercp) nell’ospedale “Floraspe Renzetti” di Lanciano. La paziente, ricoverata per una colangite recidivante non più controllabile con la sola terapia antibiotica, è stata operata e successivamente dimessa in ottime condizioni cliniche.

    La procedura, considerata ad alto rischio data l’età avanzata della paziente, che compirà cento anni a settembre, è stata eseguita con un approccio mininvasivo dall’équipe di Endoscopia chirurgica. L’intervento è stato condotto da Maria Pia Caldarella, in collaborazione con Maria Marino, responsabile del servizio di Endoscopia digestiva per gli ospedali di Atessa, Lanciano, Ortona e Vasto.

    L’Ercp è un esame diagnostico e terapeutico che permette di trattare patologie delle vie biliari e pancreatiche. In questo caso, ha consentito di risolvere il quadro clinico senza complicanze, un risultato eccezionale non solo per la complessità tecnica, ma soprattutto per l’età della paziente.

    L’esito positivo dell’intervento rappresenta un esempio di come un’elevata competenza e un approccio multidisciplinare possano garantire trattamenti efficaci e sicuri anche per le persone più fragili.

    «Questo risultato è stato reso possibile da una bella sinergia tra diverse unità operative – sottolinea la responsabile dell’Endoscopia digestiva, Maria Marino -: mi riferisco all’Anestesia e rianimazione, alla Medicina interna, che ha gestito la paziente prima e dopo la procedura, come anche al Pronto soccorso e alla Chirurgia generale. Il mio personale ringraziamento, quindi, va ai colleghi che ne sono a capo, Daniela Albanese, Nicola Scorpiglione, Nicoletta Fini e Vincenzo Casolino».

    L’esito di questo intervento conferma l’alto livello di specializzazione dell’attività endoscopica nell’ospedale di Lanciano, che si consolida come punto di riferimento per la gestione delle patologie biliopancreatiche, anche nei casi più complessi.

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