Numeri che parlano chiaro: oltre 2000 spettatori, 160 abbonamenti polverizzati in meno di una settimana (ben oltre il tetto iniziale di 100), tre sold out e altrettanti spettacoli vicinissimi al tutto esaurito su un totale di sette appuntamenti. Il sipario si chiude su una stagione teatrale che ha lasciato il segno al Teatro Italo Argentino di Agnone, confermandone il ruolo di polo culturale di riferimento per il territorio.

A suggellare il successo, domenica pomeriggio, è stata la rappresentazione de La Locandiera di Carlo Goldoni, portata in scena da Torino Spettacoli con la regia di Enrico Fasella. L’atmosfera settecentesca è stata resa ancora più suggestiva dalla scenografia firmata da Emanuele Luzzati, mentre sul palco, tra costumi d’epoca e battute sagaci, ha brillato un cast d’eccezione: Miriam Mesturino, impeccabile nei panni di Mirandolina, ha conquistato il pubblico affiancata da Luciano Caratto, Alessandro Marrapodi, Barbara Cinquatti, Stefano Fiorillo, Maria Elvira Rao, Stefano Bianco, Mattia Tarantino, David Daryl Miceli e Andrea Pampanini.

Ma il successo della stagione non si è misurato solo nelle presenze in sala. Coinvolgimento, passione e partecipazione attiva della comunità sono stati gli ingredienti chiave di un cartellone teatrale che ha saputo intercettare i gusti del pubblico e offrire una programmazione variegata, alternando classici, commedie e momenti di approfondimento culturale. Fondamentali, in questo senso, le matinée e gli incontri tematici dedicati agli studenti, così come la messa in scena di Non è vero ma ci credo con Enzo Decaro, un riallestimento che ha visto il territorio protagonista.

Il valore di questa prima stagione gestita direttamente dall’Associazione “Amici del Teatro Italo Argentino” è stato sottolineato prima dello spettacolo di chiusura dal presidente Carmine Carosella e dai membri del direttivo Francesco Di Nucci e Pasquale Di Giannantonio, che hanno ribadito l’importanza dell’autonomia artistica e del rapporto diretto con il pubblico.

«Questi risultati dimostrano che Agnone ha fame di cultura e che il teatro Italo Argentino può essere un punto di riferimento stabile» ha sottolineato Carosella. Se il bilancio artistico è stato straordinario, la sfida ora è garantire continuità e crescita. La prima stagione è stata realizzata grazie a fondi propri dell’Associazione e al contributo della Regione Molise tramite il FSC – Fondo Sviluppo e Coesione, ma per sfruttare appieno il potenziale del teatro servono risorse strutturali. L’appello è stato raccolto dalle autorità presenti in sala, invitate sul palco per un saluto istituzionale.
Il sindaco di Agnone e presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia, ha annunciato nuovi interventi di efficientamento e riqualificazione della struttura, mentre il consigliere regionale delegato alla Cultura, Fabio Cofelice, ha assicurato che il prossimo bando FSC avrà validità biennale, così da consentire una programmazione culturale più ampia. Il vicepresidente della Regione Molise, Andrea Di Lucente, ha infine rivelato l’avvio di un progetto europeo che coinvolgerà Agnone e il Teatro Italo Argentino nei prossimi mesi, con collaborazioni di respiro internazionale. Sul tavolo circa 200.000 euro. A conclusione della serata, Carosella ha voluto ringraziare uno a uno i protagonisti di questa stagione: i membri del direttivo, le maestranze, gli artisti ospitati e le istituzioni che hanno supportato il progetto. Ma un pensiero speciale è stato rivolto al pubblico: «Senza il vostro calore e la vostra presenza, tutto questo non sarebbe stato possibile. Abbiamo grandi idee per il futuro e siamo già al lavoro sulla prossima stagione teatrale. Nel frattempo, vi invitiamo a seguirci per scoprire le novità della nostra programmazione cinematografica».