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  • L’agnonese Cristiano Carlomagno vincitore del bando di ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica

    AGNONE – Cristiano Carlomagno, giovane agnonese, è stato premiato a Roma fra i giovani ricercatori quale vincitore il bando di Ricerca Finalizzata al 2018 dal Ministero della Salute. Sono stati assegnati complessivamente finanziamenti per 93.130.942 euro. Tra i 1.719 progetti presentati, nelle sezioni del bando citate, tra aprile e giugno 2018 ne sono stati selezionati per il finanziamento 197 a cui si aggiungono 38 borse di studio Starting Grant. Nello specifico i progetti finanziabili sono: 84 Progetti Ordinari di Ricerca Finalizzata, 108 Progetti presentati da Giovani Ricercatori. Cinque Progetti Cofinanziati, 38 borse di studio rivolte a giovani ricercatori sotto i 33 anni previste nella sezione Starting Grant. I progetti coprono tutti i settori medici, con una particolare presenza delle neuroscienze, del settore cardiovascolare e dell’oncologia.

    «La Labion – scrivevano dalla importante fondazione Don Gnocchi – è entusiasta di comunicare che il Dr. Cristiano Carlomagno è stato incaricato dal Ministero della Salute per lavorare su un progetto triennale sull’analisi Raman della saliva come piattaforma diagnostica per la sclerosi laterale amiotrofica (Sla)». Il progetto intitolato “Verso un potente strumento per la stratificazione dei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica: rilevazione di biomarker salivari mediante la combinazione di spettroscopia Raman e spettrometria “Maldi-tof” è stato presentato come uno step iniziale al progetto di ricerca finalizzata per il 2018. Cristiano è stato supportato da tutto il team Labion per realizzare il progetto in collaborazione con l’Unità di riabilitazione intensiva polmonare coordinata dal Dr. Palo Banfi presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi (IRCCS S. Maria Nascente) a Milano. Il progetto ha già portato a dati preliminari promettenti che verranno pubblicati a breve e la metodologia proposta rappresenta un approccio innovativo per monitorare la progressione della SLA in modo non invasivo. La validazione della piattaforma Raman per la stratificazione dei pazienti con SLA non solo aiuterà ad accelerare la procedura diagnostica, ma anche a personalizzare e perfezionare l’approccio terapeutico in modo prospettico migliorando la prognosi”.

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