Si è tenuta sabato sera, in una sala gremita del polifunzionale di Trivento, la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso di poesia “Lettera T” dedicata a Emanuele Ciafardini, insigne critico e letterato triventino. La finalità del concorso, frutto di una virtuosa collaborazione tra la Pro Loco Terventum e il Comune di Trivento, è stata proprio dar “voce” a talenti poetici nascosti, instillando, in particolare nei giovani, l’amore per il linguaggio universale dei sentimenti, che è proprio quello poetico, attraverso la riscoperta delle proprie radici e della storia locale, in un percorso valorizzazione del territorio.
Tutto ciò è quanto ribadito e sottolineato da Giulia Vasile, in rappresentanza dei giovani della Pro Loco e dall’Assessore alla cultura Elisa Marianacci, che hanno organizzato, presentato e moderato l’emozionante kermesse, con sublimi intermezzi musicali della maestra di violino Flavia Civico, altro talento di Trivento. Il saluto iniziale è stato affidato al primo cittadino Luigi Pavone e alla Presidente della Pro Loco Terventum Iole Panzetti; il sindaco non ha nascosto una certa commozione nel vedere la cospicua partecipazione della comunità all’evento con l’auspicio che, iniziative di questo livello, possano diventare consuetudine, in memoria dell’illustre passato del paese. Panzetti ha condiviso la visione progettuale, assicurando una collaborazione sempre attiva dei giovani appartenenti all’associazione, per eventi culturali che rivitalizzino il territorio.
Ospite d’onore della serata Margherita Taddei, magistrato e nipote dell’autore triventino, la cui biografia è stata tratteggiata dal cultore di storia locale Tonino Fossaceca che ha evidenziato l’importanza della sua opera e il legame con i più raffinati intellettuali del primo Novecento; figlio illustre della sua Terra, il Ciafardini che si formò a Trivento, nel prestigioso seminario manifestò da subito le sue eccelse qualità di studente, fu, poi, autore e critico letterario con una profonda spiritualità ispirata dai suoi maestri, come lo zio Don Domenico Ciafardini, coltissimo arcidiacono della Cattedrale; inoltre fu discepolo del celeberrimo Francesco D’Ovidio che affinò, tra l’altro, il suo amore per Dante Alighieri. Conseguì la laurea in lettere classiche all’Università di Napoli e ricoprì la cattedra di letteratura italiana presso il Magistero di Sant’Orsola Benincasa della città partenopea. Fu critico e scrittore di raffinati saggi letterari su Dante, Petrarca, Tasso, Alfieri, Foscolo, Leopardi, Carducci e D’Ovidio. A lui è stata intitolata la scuola primaria di Trivento; oggi la sua gigantografia troneggia nell’atrio dell’Istituto Omnicomprensivo, insieme a quella di Nicola Scarano, che sembrano accogliere, quotidianamente, con severa benevolenza, gli allievi di tutte età che varcano, con fresco entusiasmo, la soglia della scuola.
Ospite della serata anche Antonella Presutti, presidente di Molise Cultura, che ha evidenziando quanto iniziative simili possano risvegliare lo spirito puro dei piccoli borghi, valorizzandoli in una nuova dimensione creativa. A seguire sono stati introdotti i componenti della giuria che, con generosa disponibilità e certosina cura hanno analizzato, in forma rigorosamente anonima, i cinquantacinque componimenti giunti all’indirizzo on line della Proloco. Si tratta di Tiziana Campo, docente di lettere, per molti anni, del locale liceo delle Scienze Applicate, punto di riferimento per i giovani studenti; del neo Dirigente Scolastico Giuseppe Natilli dell’Istituto Omnicomprensivo “Nicola Scarano” che ha ribadito la presenza forte della scuola, come cuore pulsante della comunità, pronta ad evolversi per puntare ad una nuova dimensione didattico-educativa creativa in sintonia con il territorio, valorizzato dall’entusiasmo dei giovani. Infine Paola Di Toro, presentata come giornalista e poetessa, ma che ha preferito far conoscere la sua anima da giurista, specializzata in criminologia, partendo dal presupposto che l’animo umano ha tante sfaccettature, anche oscure, e la poesia è il mezzo più potente per esprimere la complessità dei sentimenti, l’intervento si è concluso proprio con la lettura di una sua intensa lirica.
Protagonisti indiscussi della serata sono stati, però, i poeti e loro componimenti: introdotti da una breve biografia sono stati invitati a declamare l’opera preferita tra quelle inviate, per coloro che erano troppo distanti geograficamente, quindi impossibilitati a partecipare, l’emozionante lettura è stata affidata ai ragazzi dell’Istituto omnicomprensivo, parte attiva della serata. Da segnalare la partecipazione di ventidue autori che hanno inviato componimenti, di contenuto diverso ma uniti dal filo comune delle emozioni; alcuni degli scrittori provengono da molto lontano, dal nord d’Italia e una dall’estero, proprio quest’ultima Marta Vasile, residente in Germania, con genitori di Trivento, si è aggiudicata il premio destinato ai giovani talenti, apprezzata dalla giuria per la capacità di sintesi di una poesia “piccola” che tratta un tema grande, come quello del creato. A seguire è stata proclamata terza classificata Michela Cirella: la giuria ha evidenziato la potenza espressiva del linguaggio poetico dell’autrice che ha descritto “i momenti che oscillano tra la vita e la dimensione ultraterrena con la carica emotiva di chi sostiene la persona amata fino alla fine” nella certezza che il distacco fisico non spezzerà l’amore tra padre e figlia che resterà per sempre. La seconda classificata Antimina Gianfrancesco “attraverso un linguaggio limpido” ha dipinto la fragilità umana carica di simboli e astrazioni, tramite immagini intensamente emotive, “sussulti”, come la stessa autrice li definisce, “una vera e propria fotografia dell’immaginario”.
Primo classificato un giovane studente del liceo, Emanuele Colella, talentuoso e ispirato che ha disegnato, a parole, una bellissima fisionomia del suo paese: Trivento, come se si fosse affacciato alla finestra e avesse poeticamente descritto la sua personale visione, con un linguaggio ricco ed evocativo: il paesaggio rurale e del borgo, cristallizzati nel tempo e nello spazio, ma universalmente validi, diventano il luogo dell’anima. La potente capacità descrittiva e la ricchezza interiore del giovane autore, che emerge dai suoi scritti, ha colpito unanimemente la giuria.
La serata si è conclusa con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’evento, ottimo auspicio per continuare, non solo con la seconda edizione del concorso, ma anche con iniziative dello stesso tenore: segno tangibile di fermento culturale e amore per il proprio borgo natio: rifugio salutare per il corpo e culla dell’anima.