Il monumento dimenticato porta il nome di Libero Serafini, l’eroe della Repubblica Partenopea impiccato ad Avellino la mattina dell’11 giugno 1799. L’opera, eretta a cent’anni dalla sua morte (1899), è al centro di Piazza della Vittoria e commemora il sacrificio del notaio agnonese barbaramente ucciso a soli 47 anni. Costituito da un obelisco quadrangolare sormontato da una stella, sulla parte anteriore spicca un’aquila in bronzo che tiene una bandiera tra gli artigli. Da anni quello che rappresenta un simbolo di libertà, avrebbe bisogno di un restyling che tuttavia tarda arrivare. Il suo stato di salute infatti versa in condizioni precarie, usurato dalle intemperie del tempo e da una mancata manutenzione.
In particolare a preoccupare è il lato sinistro guardando il monumento frontalmente a viale XI Febbraio. Visibile ad occhio nudo, infatti, la fuoriuscita di una basola non più allineata con il resto del corpo. Ma non è tutto, perché la scritta della lapide che ricorda il gesto di Libero Serafini, è quasi del tutto cancellata. Da una prima stima per riportare al vecchio splendore il monumento servirebbero circa 20mila euro. Da anni il problema dell’obelisco è a conoscenza dell’amministrazione comunale.
Da registrare come negli ultimi mesi la stessa amministrazione guidata dal sindaco Saia, ha partecipato con l’associazione Fidas e la Soprintendenza del Molise al rifacimento del Monumento ai Caduti e della storica fontana di Piazza Plebiscito i cui lavori devono ancora terminare. A questo punto sarebbe opportuno interessarsi concretamente anche al monumento intitolato alla memoria di uno dei più grandi agnonesi che la storia ricordi. Un uomo che 222 anni fa è morto per la libertà. Esempio quanto meno da rispettare…