Nessun invito ufficiale a stampa locale, cittadinanza e consiglieri comunali. Tra quest’ultimi la conferma arriva da Agostino Iannelli che siede tra i banchi di opposizione a Palazzo San Francesco. Monta la polemica ad Agnone dopo la cerimonia di intitolazione del viadotto Verrino (16 settembre, ndr) al senatore Dc, Remo Sammartino. L’evento, curato dall’amministrazione provinciale, ha visto la presenza tra gli altri del primo cittadino di Agnone, Daniele Saia, dei consiglieri provinciali, Vincenzo Scarano e Franco Marcovecchio.
“E’ grave aver appreso dai media regionali l’intitolazione ad un personaggio che tanto da dato alla nostra città e all’intero territorio molisano”, afferma a distanza di qualche giorno dall’evento un cittadino da sempre vicino al parlamentare altomolisano.
“Nei giorni precedenti l’evento nessun manifesto è stato affisso in città. Contestualmente nessun annuncio è stato diramato tramite l’impianto di filodiffusione che pure spesso e volentieri comunica iniziative dell’ultim’ora – aggiunge -. Un vero peccato e un’occasione sprecata per rinsaldare il rapporto degli agnonesi con Remo Sammartino, un politico con la P maiuscola che amava stare e dialogare con la sua gente”.
Critico nei confronti degli organizzatori il direttore responsabile della testata cartacea locale, l’Eco de l’Alto Molise – Vastese, Vittorio Labanca che dichiara: “In oltre 35 anni di professione una cosa del genere non l’avevo mai vista. Eppure mi dicono che alla cerimonia erano presenti il numero uno della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci, il sindaco di Agnone, Daniele Saia e altri amministratori comunali e regionali. Tuttavia, insieme ad altri colleghi non ho ricevuto alcun invito o telefonata, salvo poi scoprire che l’intitolazione era in programma da diverso tempo”.