TRIVENTO. Non si è fatta attendere la replica della Chiesa alle accuse mosse da Saverio La Gamba, responsabile del progetto Sprar di Agnone in merito all’accoglienza dei migranti nella cittadina alto molisana. La Gamba imputava alla Chiesa, nello specifico alla diocesi di Trivento, il fatto di non aver messo a disposizione strutture idonee per accogliere i 49 migranti richiedenti asilo politico. Il tutto nonostante l’immenso patrimonio immobiliare posseduto nella sola Agnone. A stretto giro, è arrivata la risposta di don Francesco Martino, vicario foraneo, che carte alla mano, illustra l’impegno della Chiesa assunto per il progetto Sprar.
Riportiamo in seguito la nota e gli allegati dei vari incontri.
Il sottoscritto Vicario Foraneo chiede siano pubblicati, dandone licenza, per correttezza di informazione, i documenti allegati per le parti selezionate in grassetto, evidenziando che la non concessione dell’unico immobile non risultato inagibile o occupato da altre attività non è stata possibile a causa della seguente legge dello Stato Italiano, non per volontà della Chiesa Locale:
LEGGE 20 maggio 1985, n. 222
Disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi. (GU n.129 del 3-6-1985 – Suppl. Ordinario )
ART. 53
Gli impegni finanziari per la costruzione di edifici di culto cattolico e delle pertinenti opere parrocchiali sono determinati dalle autorita’ civili competenti secondo le disposizioni delle leggi 22 ottobre 1971, n. 865, e 28 gennaio 1977, n. 10, e successive modificazioni.
Gli edifici di culto e le pertinenti opere parrocchiali di cui al primo comma, costruiti con contributi regionali e comunali, non possono essere sottratti alla loro destinazione, neppure per effetto di alienazione, se non sono decorsi venti anni dalla erogazione del contributo.
Il vincolo e’ trascritto nei registri immobiliari. Esso puo’ essere estinto prima del compimento del termine, d’intesa tra autorita’ ecclesiastica e autorita’ civile erogante, previa restituzione delle somme percepite a titolo di contributo, in proporzione alla riduzione del termine, e con rivalutazione determinata con le modalita’ di cui all’articolo 38.
Gli atti e i negozi che comportino violazione del vincolo sono nulli.
Per quanto concerne il resto, siamo stati contattati dall’Ass. Mendozzi per un vertice con tutti gli interessati in merito ad un progetto coordinato di integrazione come passo successivo all’accoglienza degli Immigrati, riunione di cui siamo in attesa per la convocazione. Segnaliamo che per le Urgenze il sig. La Gamba e la sua rispettabile Associazione può rivolgersi al Centro di Ascolto della Caritas Diocesana di Agnone, ove ne avesse bisogno. Per il resto, avremmo voluto volentieri dare quello che non abbiamo veramente disponibile, agibile ed abitabile, e che costituisce di fatto un gravoso problema sulle nostre spalle.
Il VICARIO FORANEO
Don Francesco Martino
ALLEGATO 1
Alla cortese attenzione di S.E.R. Mons. Domenico Angelo Scotti Vescovo di
86029 TRIVENTO (CB)
All’Amministratore Diocesano
Agnone, 10 aprile 2014
OGGETTO : RICHIESTA PERMESSO DI STIPULA CONTRATTO DI COMODATO D’USO GRATUITO PER IMMOBILE DI VIA GIOBERTI, n. 52, CON COOPERATIVA SENIS HOSPES DI SENISE (PZ), VIA MADONNA D’ANGLONA, 164 (P.I. 01709130767), RAPPRESENTATA DA SAVERIO LA GAMBA, IN QUALITA’ DI RESPONSABILE DELLO S.P.A.R. (Sistema di Protezione per richiedenti Asilo e Rifugiati) della medesima.
Facendo seguito a comunicazione telefonica di S.E.R. Mons. Domenico Angelo Scotti al Vicario Foraneo, Don Francesco Martino, il sottoscritto Parroco e Legale Rappresentante della Parrocchia di San Marco chiede alla S.V. autorizzazione alla stipula di comodato d’uso gratuito per immobile di Via Gioberti, n. 52, di proprietà di codesta parrocchia, con la Cooperativa Senis Hospes di Senise (PT), Via Madonna d’Anglona, 164 (P.I. 01709130767), rappresentata da Saverio La Gamba, in qualità di responsabile dello S.P.A.R. (Sistema di Protezione per richiedenti Asilo e Rifugiati) della medesima, di cui si allega schema concordato da approvare.
Fiducioso in un rapido accoglimento,
IL PARROCO
L. S. (Don Alessandro Di Sabato)
CONTRATTO DI COMODATO USO GRATUITO
REDATTO IN DATA ____________
il Signor DON ALESSANDRO DI SABATO nato a AGNONE (IS) il 05/06/1942, residente a AGNONE (IS), in via GIOBERTI, n.58 , codice fiscale DSBLSN42H05A080I, in qualità di Legale Rappresentante della PARROCCHIA DI SAN MARCO, con sede sociale in LARGO ALBERTO TIRONE, snc, in 86081 AGNONE (IS) , codice fiscale 90001660944, di seguito indicato con la qualifica di “Comodante”, nella qualità di proprietario del seguente bene: abitazione sita a AGNONE (IS), in via GIOBERTI, n. 52, e il Dott. CAMILLO ACETO nato a ___________________________ il ___________________, residente a ______________________________, in via ___________________________, codice fiscale: _____________, in qualità di Legale Rappresentante della Cooperativa SENIS HOSPES DI SENISE (PZ), con Sede Sociale in SENISE (PZ), in VIA MADONNA D’ANGLONA, 164, Codice Fiscale 01709130767, rappresentato con delega autorizzativa alla firma del presente atto con acclusa fotocopia documento di identità, che si allega al presente atto, di seguito indicato con la qualifica di “Comodatario”, stipulano e convengono quanto segue:
1. OGGETTO E SCOPO
1.1.Il Comodante consegna in comodato d’uso gratuito al Comodatario, che accetta, l’abitazione di sua proprietà sita in AGNONE (IS) via GIOBERTI, n. 52 (Foglio____ particella_____ sub.______ categoria ____ bRendita _____ ) e nello stato di fatto in cui si trova, affinché se ne serva gratuitamente per l’uso e la durata qui di seguito concordati.
1.2.Il Comodatario si servirà del bene sopra descritto con la dovuta diligenza, esclusivamente per assistenza, soggiorno, attività formative, consumazione pasti, centro di socializzazione per ospiti immigrati richiedenti asilo con permesso di soggiorno relativi al progetto del Ministero dell’Interno, decreto 30.07.2013, S.P.R.A.R. (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e si impegna a non destinare il bene a scopi differenti.
1.3.Il Comodatario si obbliga a conservare e custodire il bene comodato e non potrà, senza il consenso del Comodante, concederne a terzi il godimento, neppure temporaneo, sia a titolo gratuito sia a titolo oneroso.
1.4. Il Comodatario è autorizzato ad allacciare a nome della Cooperativa tutte le utenze relative, a effettuare migliorie necessarie e concordate, a completarne l’infrastrutturazione relativa.
2. DURATA E RESTITUZIONE DEL BENE COMODATO
2.1.La durata del presente comodato sarà di anni 3, eventualmente prorogabili a mezzo nuovo accordo tra le parti, a partire dalla data di stipula del presente atto.
2.2.Alla scadenza concordata, il Comodatario si obbliga a restituire al Comodante il bene oggetto del presente contratto nello stesso stato in cui si trova all’atto della consegna con le migliorie concordate.
3. DISCIPLINA DEL CONTRATTO
3.1.Il presente contratto è disciplinato, per tutto quanto non è previsto nel presente atto, dalle norme degli artt. 1803- 1812 del Codice Civile, alle quali le parti si rimettono.
4. SPESE
4.1.Le spese del presente atto, e tutte quelle accessorie, sono a carico del Comodatario.
Letto, approvato e sottoscritto
IL COMODANTE IL COMODATARIO
ALLEGATO 2
VERBALE RIUNIONE FORANIALE DEL 1 APRILE 2014
Il giorno 1 aprile 2014 alle ore 10.30 si sono riuniti i presbiteri della Forania di Agnone, dietro lettera di convocazione del Vicario Foraneo, presso la Casa di Riposo di Borrello, ospiti graditi di Don Giampiero La Penna.
Erano presenti:, Mons. Antonio Iacovetta, , Mons. Giovanni Fangio, don Alessandro Di Sabato, don Lino Mastrangelo, don Giampiero La Penna, don Francesco Martino, don Onofrio Di Lazzaro,.
Assenti:, don Elio Venditti, don Settimio Luciano, don Paolo Del Papa
La riunione si è aperta …omissis….
3. Vi è stata una richiesta da parte dell’associazione di Saverio La Gamba di un immobile della Chiesa per accoglienza immigrati identificati nei CIE, in quanto tramite il Comune di Agnone, Ente Gestore di accoglienza per 25 ospiti, con fondi del Ministero dell’Interno (fondi FEI), l’associazione in convenzione deve loro assicurare assistenza. I presenti fanno il punto della situazione, esponendo le richieste pervenute ai singoli parroci.
All’unanimità dei presenti, viene approvato il seguente dispositivo, considerato che :
- Il Vescovo di Trivento, S.E.R. Mons Domenico Angelo Scotti, ha dato la sua personale disponibilità all’accoglienza, invitando a definire con i parroci di Agnone le modalità concrete;
- Don Alberto Conti, direttore della Caritas Diocesana e Vicario Episcopale per la Carità ha dato il suo assenso per contribuire all’accoglienza;
- Constatato che, data la tipologia degli ospiti, essi, per una graduale integrazione culturale vanno tenuti in un immobile non promiscuo, in cui, in una prima fase, non è opportuno entrino in relazione diretta con la popolazione locale, e constatata la gestione di un uso promiscuo di locali tra parrocchie ed ospiti come cosa particolarmente difficoltosa e difficile, forse non possibile, date le indicazioni del Ministero dell’Interno;
- Constatato che è necessario disporre di immobili con accesso autonomo indipendente e non comunicante con altre strutture, totalmente adibibili ad alloggio, soggiorno, attività di formazione e socializzazione, nonché provvisti dei requisiti di sicurezza, agibilità, abitabilità previsti per legge per 25 persone;
- Verificato che il Convento dei Padri Cappuccini è immobile promiscuo e non agibile, l’Oratorio Francescano locale promiscuo, il Centro Sociale di Maiella promiscuo e con piccole stanzette non idonee, mancante di requisiti di sicurezza, le canoniche di San Biase e Sant’Antonio comunicanti con le relative Chiese nonché non agibili;
- Verificata la disponibilità di Don Alessandro Di Sabato, che si rimette al giudizio del Vescovo e della Curia, professandosi fin d’ora obbediente alle loro determinazioni a consegnare l’immobile;
- Verificato che la seconda canonica delle Parrocchie San Biase – San Marco, ubicata in Via Gioberti 60, confinante con la prima canonica, adibita ad ufficio per la Pastorale della Salute e abitazione parroco, ha ingresso totalmente indipendente ed autonomo, consta di diverse sale abbastanza grandi per attività di socializzazione, alloggio, soggiorno e cucina, ha i requisiti, essendo immobile ristrutturato di recente con fondi CEI, di sicurezza, agibilità e abitabilità necessarie; è immobile a cui devono essere allacciate le utenze ed è privo di arredamento, comunque rispondente ai requisiti richiesti;
PROPONE AL VESCOVO E ALLA CURIA DI TRIVENTO
- Di offrire ufficialmente all’Associazione rappresentata da Saverio La Gamba l’utilizzo dell’immobile di Via Gioberti 60 a titolo gratuito, con convenzione da stipulare da parte della Curia Vescovile con tale soggetto, che preveda il permesso di allaccio delle utente intestate all’Associazione, la buona tenuta della struttura data in comodato d’uso, l’autorizzazione alle eventuali migliorie, l’obbligo di riconsegnarla in buono stato alla parrocchia di San Marco e alla Diocesi al termine del progetto, rendendola ai proprietari nello stato infrastrutturale risultante dalle migliorie apportate e volturando se richiesto le utenze.
4. Viene data informativa … omissis….
Alle ore 13.00 la seduta è tolta.
Borrello, 1 aprile 2014 (Don Francesco Martino)
ALLEGATO 3
Al Vescovo di Trivento
Sua Sede
A Don Alberto Conti
Direttore Caritas
Sua Sede
Al Vicario Generale
Sua Sede
Agnone, 5 aprile 2014
OGGETTO : RICHIESTA ASSOCIAZIONE SAVERIO LA GAMBA LOCALI CHIESA LOCALE PER ACCOGLIENZA IMMIGRATI. DETERMINAZIONE UFFICIALE DELLA FORANIA DI AGNONE.
In data 1 aprile 2014, su richiesta del Vescovo di Trivento, i sacerdoti della Forania di Agnone, all’UNANIMITA’ DEI VOTI ESPRESSI DA PARTE DEI PRESENTI (7 su 10, assenti Don Elio Venditti, Don Settimio Luciano, Don Paolo del Papa), DELIBERANO L’APPROVAZIONE DEL SEGUENTE DISPOSITIVO:
CONSIDERATO CHE
- Il Vescovo di Trivento, S.E.R. Mons Domenico Angelo Scotti, ha dato la sua personale disponibilità all’accoglienza, invitando a definire con i parroci di Agnone le modalità concrete;
- Don Alberto Conti, direttore della Caritas Diocesana e Vicario Episcopale per la Carità ha dato il suo assenso per contribuire all’accoglienza;
CONSTATATO CHE
- data la tipologia degli ospiti, essi, per una graduale integrazione culturale vanno tenuti in un immobile non promiscuo, in cui, in una prima fase, non è opportuno entrino in relazione diretta con la popolazione locale, e constatata la gestione di un uso promiscuo di locali tra parrocchie ed ospiti come cosa particolarmente difficoltosa e difficile, forse non possibile, date le indicazioni del Ministero dell’Interno;
- è necessario disporre di immobili con accesso autonomo indipendente e non comunicante con altre strutture, totalmente adibibili ad alloggio, soggiorno, attività di formazione e socializzazione, nonché provvisti dei requisiti di sicurezza, agibilità, abitabilità previsti per legge per 25 persone;
VERIFICATO CHE
- il Convento dei Padri Cappucccini è immobile promiscuo e non agibile, l’Oratorio Francescano locale promiscuo, il Centro Sociale di Maiella promiscuo e con piccole stanzette non idonee, mancante di requisiti di sicurezza, le canoniche di San Biase e Sant’Antonio comunicanti con le relative Chiese nonché non agibili;
- Verificata la disponibilità di Don Alessandro Di Sabato, che si rimette al giudizio del Vescovo e della Curia, professandosi fin d’ora obbediente alle loro determinazioni a consegnare l’immobile;
- la seconda canonica delle Parrocchie San Biase – San Marco, ubicata in Via Gioberti 60, confinante con la prima canonica, adibita ad ufficio per la Pastorale della Salute e abitazione parroco, ha ingresso totalmente indipendente ed autonomo, consta di diverse sale abbastanza grandi per attività di socializzazione, alloggio, soggiorno e cucina per 25 persone, ha i requisiti, essendo immobile ristrutturato di recente con fondi CEI, di sicurezza, agibilità e abitabilità necessarie; è immobile a cui devono essere allacciate le utenze ed è privo di arredamento, comunque rispondente ai requisiti richiesti;
PROPONE AL VESCOVO DI TRIVENTO E ALLA CURIA VESCOVILE
- Di offrire ufficialmente all’Associazione rappresentata da Saverio La Gamba l’utilizzo dell’immobile di Via Gioberti 60 a titolo gratuito, con convenzione da stipulare da parte della Curia Vescovile con tale soggetto, che preveda il permesso di allaccio delle utente intestate all’Associazione, la buona tenuta della struttura data in comodato d’uso, l’autorizzazione alle eventuali migliorie, l’obbligo di riconsegnarla in buono stato alla parrocchia di San Marco e alla Diocesi al termine del progetto, rendendola ai proprietari nello stato infrastrutturale risultante dalle migliorie apportate e volturando se richiesto le utenze.
IL VICARIO FORANEO
(Don Francesco Martino)