Dire che L’Eco online ha sollevato un polverone sull’edizione della Ndocciata dell’8 dicembre è da imbecilli. La nostra testata, come sempre fatto si è limitata a riportare una notizia. Che piaccia o meno, la notizia è quella che per assistere al grande spettacolo del fuoco bisognerà pagare un balzello o tecnicamente un pedaggio per entrare ad Agnone nel giorno dell’Immacolata. E’ quanto certificato da una ordinanza a firma del primo cittadino Lorenzo Marcovecchio (consultabile sull’albo pretorio del Comune) e confermata questa mattina alla nostra testata (siamo in possesso dell’audio) dalla responsabile della cooperativa di San Salvo che gestirà tale servizio. Sinceramente non riusciamo a capire di cosa veniamo accusati. Potremmo tranquillamente fermarci qui, tuttavia è nostro dovere ribadire, se ce ne fosse bisogno, che NOI siamo e restiamo una testata LIBERA. Per i duri di comprendonio tradotto significa che non abbiamo né padroni, né padrini; non riceviamo finanziamenti pubblici e al tempo stesso non siamo né di destra né di sinistra, né tanto meno di centro come qualcuno ha tentato di far passare nelle ultimissime ore. Ci spiace, ma il nostro unico padrone resta il lettore e chi negli anni ci ha manifestato fiducia per quanto scritto. Sappiamo che per gli imbecilli è un concetto difficile da metabolizzare, ma è così. A questi signori, forse meglio sarebbe definirli ignoranti, siamo pronti, sottraendo tempo prezioso al nostro lavoro, a dare qualche lezione di giornalismo visto che l’ordine nazionale ci ha riconosciuto, non regalato, un tesserino da professionista. Per tutto il resto e a scanso di equivoci restiamo dell’avviso che la Ndocciata si è guadagnata sul campo e con immensi sacrifici il riconoscimento del rito del fuoco più antico e spettacolare al mondo. Se poi per ammirarlo bisognerà pagare o meno è un altro discorso. Certamente non saranno gli imbecilli, o qualche romanziere da strapazzo, a doverlo stabilire…
Maurizio d’Ottavio