Un consiglio comunale scivolato via senza troppi intoppi quello andato in scena giovedì sera nell’aula di Palazzo San Francesco alla presenza di pochi intimi. L’assise si è accesa al decimo punto con il gruppo di minoranza ‘Agnone Identità e Futuro’ che ha chiesto chiarimenti sullo stato dell’arte del presidio ospedaliero di area disagiata, l’unico della diocesi di Trivento a cavallo tra alto Molise e Abruzzo.
“La situazione a livello nazionale resta assai complicata – ha dichiarato il sindaco Daniele Saia in risposta alla domanda del capogruppo Vincenzo Scarano -. IL problema è sempre lo stesso: scarseggiano i medici che poi in Molise non vogliono proprio venire. Per quanto concerne la situazione del San Francesco Caracciolo posso dire che siamo in risalita. Prima della pandemia abbiamo ereditato una situazione difficilissima che nel giorno del trasferimento altrove del dottor Gianmarco Lege vedeva il reparto di Medicina con una sola persona ricoverata. Ci siamo rimboccati le maniche e grazie a rapporti interpersonali con l’Asrem e la Regione Molise, ma soprattutto alla collaborazione del dottor Franco Paoletti e altre persone, siamo riusciti a risollevare piano piano le sorti del nostro ospedale. Oggi in Medicina ci sono cinque medici più uno in arrivo, lavoriamo per l’attivazione di sei posti letto di pneumatologia anche grazie alla cabina pletismografica subito ‘concessa’ dal neo dg Asrem Giovanni Di Santo, saremo uno dei 13 ospedali di Comunità regionali con mansione di hub per il territorio. Certo, se parliamo del parco tecnologico siamo ancora in forte ritardo e in attesa della Tac, del mammografo e di altre apparecchiature, ma siamo fiduciosi. Come pure stiamo lavorando per risolvere il problema del pensionamento dell’unico nefrologo (Ettore Mastrangelo, ndr) che manda avanti la Dialisi, senza dimenticare il laboratorio Analisi”.
Scarano ha incalzato la maggioranza su altre criticità come il pensionamento di molti dirigenti veterinari che metteranno in ginocchio il comparto zootecnico dell’alto Molise, la carenza di ambulatori e di strutture che si occupano di vaccinazioni e rilascio delle patenti, oltre all’assenza del pediatra di base. “Su queste tematiche reputo il vostro silenzio assai imbarazzante”, ha ribadito il politico folgorato sulla via di Salvini.
Decisamente più propositivo l’intervento di Franco Paoletti, che dai banchi dell’opposizione ha parlato di come bisogna monitorare la stesura del nuovo Pos “documento fondamentale – ha detto – affinché al Caracciolo venga riconosciuta nei fatti lo status di ospedale di area disagiata. Non ci facciamo fregare”.
Altro punto toccato dal primario facente funzioni di Medicina, la riattivazione delle sale operatorie con interventi programmati. “Ho parlato con il professor Enzo Bianchi, primario di Ortopedia del Veneziale e chiesto l’istituzione di almeno una-due sedute chirurgiche settimanali nel nostro ospedale dove vantiamo sale modernissime. Come pure bisogna insistere sul polo di reumatologia visto che dal 2018 in Regione esiste un atto ufficiale il quale riconosce ad Agnone un ruolo di primo piano”.
Nel frattempo sempre Scarano ha chiesto che fine ha fatto il documento approvato dai 33 sindaci di zona, rivendicando l’impegno dell’opposizione, che a suo dire, viene puntualmente estromessa da qualsiasi discorso. Secca la replica di Saia in odore di candidatura a presidente della Provincia: “Avete un governo regionale amico – riferendosi al centrodestra –, andate a Campobasso e portate qui notizie positive, saremo i primi ad applaudirvi”.
“Non è il tempo di fare polemiche – ha replicato Paoletti – bisogna remare tutti nella stessa direzione per ridare servizi e dignità all’intero territorio”. Parole molto apprezzate dagli assessori Enrica Sciullo e Amalia Gennarelli. Discorso chiuso. Almeno per il momento.