«La lotta dell’amministrazione comunale in difesa del “Caracciolo” di Agnone non è mai stata messa in dubbio. – dichiara il sindaco Daniele Saia, prendendo le difese di se stesso – Abbiamo fatto, facciamo e faremo tutto il possibile per tutelare i servizi sanitari. Rispediamo ai mittenti le accuse di disinteresse e non lo facciamo a parole, ma con i fatti. Basta pensare che quando ci siamo insediati l’ospedale aveva in servizio un solo specialista e c’era un solo paziente. Oggi, invece, sono presenti sei medici e un reparto con ben altri numeri. E anche l’installazione della nuova Tac è finalmente partita».
«Alcune criticità restano, – ammette poi il primo cittadino – lo abbiamo fatto presente ai vertici Asrem all’incontro organizzato dal comitato “Il cittadino c’è”. Abbiamo chiesto che quanto previsto dal Programma Operativo Sanitario si trasformi in realtà».
«Per potenziare il 118 e i servizi sanitari bisogna combattere contro la carenza di medici sul nostro territorio. – aggiunge Saia – Una sfida che deve impegnare sempre di più la politica regionale e nazionale per dare nuova fiducia ai cittadini che vivono nelle aree interne. E noi continueremo a impegnarci a favore degli agnonesi e di tutti i molisani».