AGNONE – Tornano ad alzare la voce gli studenti pendolari dell’Alto Vastese che quotidianamente raggiungono Agnone. Ancora una volta protestano per la mancata riapertura della galleria ‘Fonte Vallone’ gestita dalla Provincia di Isernia chiusa ormai da otto mesi. Ecco il testo dell’ennesima lettera-denuncia inviata a l’Eco online.
«Non è necessario avere grandi conoscenze politiche o tecniche per osservare che il danno presente nella galleria consiste in semplice crollo di crosta superficiale di calcestruzzo, dovuto semplicemente alla mancata manutenzione della volta del traforo. Pertanto se non c’è volontà di fare controlli ordinari adeguati, bisogna poi attivarsi prontamente quando, di conseguenza, saranno necessari degli sforzi straordinari, come nel caso della tanto prolungata chiusura della galleria in questione. Infatti si deve notare come questo non solo influisce sulla vita dei giovani (sia nel raggiungimento del polo scolastico sia nella volontà di restare in queste zone che potranno sopravvivere solo grazie alle nuove generazioni), ma anche sulla vita di pendolari, per lo più anziani, che devono giornalmente raggiungere l’ospedale in Agnone e sulle regolari attività turistiche di cui i nostri paesi hanno sempre avuto bisogno.
Nonostante tutti, politici compresi (quindi, a quanto pare, non solo noi ragazzi…), siano consapevoli di queste notevoli perdite culturali ed economiche, sembra quasi che da sei mesi a questa parte, in Regione si “dilettino” a fornirci false speranze…
Infatti, in aggiunta alla lieve gravità del danno, non potevano che esserci i tempi burocratici: come saranno in grado di gestire questa situazione quando arriverà effettivamente l’inverno?
Come tutti i pendolari, intendiamo fare pressione affinché capiscano il vero senso della nostra protesta: vogliono permettere che si passi ancora per quella “mulattiera” o prendere al più presto la decisione migliore di rendere transitabile almeno una corsia all’interno della galleria?
Ora, solo dopo che noi (ragazzi) ci siamo interessati veramente alla situazione, altri cittadini hanno fatto sentire la propria voce, finché non sono arrivati anche inviati del programma Striscia La Notizia: nell’intervista a riguardo (VEDI QUI IL VIDEO) era stato dichiarato che, tempo un mese avrebbero avuto inizio i lavori. Per questo ci auguriamo che venga fatto davvero qualcosa al più presto; in caso contrario possiamo assicurare che la nostra, allora, non sarà più semplice protesta ma proposta, a testimonianza di un’autentica “cittadinanza attiva“. Sarà attivata da noi stessi una raccolta fondi come sfida per un inizio immediato dei lavori: da buoni cittadini non ci tireremo indietro…
Preghiamo, dunque, coloro che sono più in alto di noi, di “scendere” nelle nostre umili realtà e toccare con mano come queste aree debbano essere agevolate anziché essere sommerse nel mare della burocrazia…».