Vita indipendente, prima vittoria. Approvata all’unanimità la risoluzione urgente presentata dal consigliere Lenadro Bracco (primo da destra in foto, ndr) che prevede che ai disabili gravi venga destinata entro marzo 2015 la somma di un milione di euro finalizzata a consentire «a queste persone una vita degna di essere vissuta ma soprattutto il più indipendente possibile».
Grazie all’occupazione di una sala della Giunta regionale a Pescara iniziata nei giorni scorsi, il problema del mancato stanziamento di fondi da parte della Regione è venuto finalmente a galla. I disabili si sono incatenati fra loro trascorrendo la notte negli uffici pescaresi e fanno sapere che andranno avanti ad oltranza.
«Il governatore D’Alfonso e gli assessori Paolucci e Sclocco si sono resi conto che la cifra stanziata inizialmente (200mila euro per il 2015) era una vera e propria elemosina. – commenta il consigliere Bracco del Movimento 5 Stelle – Abbiamo dunque ottenuto che la cifra da stanziare si quintuplicasse. Nessuno deve rimanere indietro».
Via libera quindi, all’unanimità, alla risoluzione che impegna il Presidente della Giunta ad incrementare – nel bilancio 2015 – di un milione di euro i fondi destinati alla legge sulla “vita indipendente” dei disabili, entro il prossimo marzo.
Il Consiglio regionale, nella seduta di ieri, ha approvato inoltre il progetto di legge di modifica della normativa sull’autonomia del Consiglio, che armonizza la disciplina con le novità introdotte dalla legge nazionale. Con un emendamento a questo progetto di legge è stato anche ridotto il numero dei componenti dei consigli di amministrazioni delle Adsu da 9 a 5. L’Aula ha poi approvato le modifiche alla legge regionale del 2011 sulla riduzione del rischio sismico nelle opere edilizie. Tra le novità introdotte, a seguito delle numerose audizioni in Seconda Commissione che hanno evidenziato le difficoltà applicative del testo vigente, c’è un Regolamento (che dovrà essere approvato dal Consiglio, in luogo della delibera di Giunta prevista oggi) in cui confluiranno tutte le nuove procedure, la quantificazione degli oneri a carico degli utenti, oltre alla riorganizzazione normativa in vista del passaggio delle competenze in materia sismica dalle Province alla Regione. Per quanto riguarda il “piano casa” è stato prorogato il termine per presentare le istanze al 31 dicembre 2015. E’ passato, inoltre, il bilancio di previsione 2015 del Consiglio regionale, che ammonta a 24 milioni 964mila euro, 670mila euro in meno dell’anno precedente e 8 milioni e mezzo in meno rispetto al 2009. Il bilancio pluriennale 2015-2017 conferma il trend di riduzione del fabbisogno, che nel 2017 si attesterà a poco più di 23 milioni di euro, lo stesso livello del 2002. In precedenza si era proceduto all’assestamento del bilancio, sempre del Consiglio regionale, per l’anno in corso. Sono state approvate anche le modifiche alla legge in materia forestale, che introduce la possibilità di chiedere una sanatoria per quelle attività (come il movimento terra) che non abbiano causato e non possano pregiudicare l’assetto idrogeologico del territorio. L’Assemblea ha poi varato una variazione di bilancio di circa 4 milioni di euro, per far fronte a una serie di interventi indifferibili e assegnato 600mila euro alle Province per il servizio di trasporto degli studenti disabili che frequentano le scuole superiori.