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  • Pescopennataro: via al progetto Sprar, in paese arrivano dieci migranti

    PESCOPENNATARO –  E’ andato personalmente il sindaco Pompilio Sciulli a ricevere i dieci migranti che da ieri hanno dato vita al progetto Sprar del Comune di Pescopennataro. Alcuni nuclei familiari provenienti dai centri di Rocchetta al Volturno e da Filignano ora dovranno integrarsi nel tessuto sociale del paese alto molisano. “Aderendo allo Sprar –ha esordito il sindaco Sciulli- il Comune ha impedito che il territorio comunale cadesse nelle mani dei privati, di coloro che effettivamente fanno business con l’accoglienza dei profughi e richiedenti asilo. Grazie al lavoro dell’assessore Carmen Carfagna siamo riusciti ad evitare che in paese arrivassero circa ottanta migranti, ospitati da privati in una struttura regionale concessa in comodato al Comune. Abbiamo dimostrato tecnicamente l’impossibilità di utilizzare quello stabile da parte di privati e per evitare altre iniziative del genere, che sarebbero state incontrollabili, abbiamo aderito al progetto Sprar della Prefettura. Abbiamo accolto dieci profughi, precisamente delle famiglie, persone selezionate che posso rappresentare per il paese anche un valore aggiunto. Così, con questi piccoli numeri, riusciremo a garantire una effettiva integrazione a queste famiglie evitando, contestualmente, la speculazione dei privati, il famoso business”. “Gli ospiti troveranno alloggio presso la casa canonica che è sempre chiusa ed ogni anno costa solamente di manutenzione e in qualche alloggio privato”. Sciulli ha avuto la possibilità anche di scegliere i migranti da ospitare. Ma non tutti i cittadini hanno condiviso la scelta dell’attuazione dello Sprar voluta dall’amministrazione. “E’ stato un vero escamotage attivare lo Sprar –sottolinea Sciulli- per non vedere a Pescopennataro una ottantina senza far nulla e gironzolare fra le strade così come in altri paesi del circondario”. E proprio sul problema business il sindaco di Pescopennataro nonchè presidente dell’Anci Molise, è molto determinato e non risparmia stoccate anche alla vicina Agnone dove ci sono circa 180 ospiti fra Sprar e privati. Numero questo destinato a crescere. “Abbiamo bloccato per un soffio delle iniziative molto subdole –evidenzia a tinte forti Sciulli- Quindi, ci tengo a precisarlo, abbiamo bloccato il business dei privati sulla gestione dei profughi. Il business –conclude il sindaco- lo fanno ad Agnone, non si fa e farà certamente qui a Pescopennataro”.

    Vittorio Labanca 

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