Alla vigilia del sesto anno dalla chiusura saranno consegnati domani, lunedì 16 settembre, i lavori per la messa in sicurezza del viadotto ‘Sente-Longo’, infrastruttura a cavallo tra Molise e Abruzzo nel comune di Belmonte del Sannio. La cerimonia, che di fatto assegna le nuove opere alla ditta ‘Valori Scral’ di Roma, si terrà alle ore 11 sul versante molisano.
‘Valori Scarl’ è un Consorzio Stabile nato nel 2004 dall’accordo tra 160 imprese operanti nel settore degli appalti pubblici e privati. L’impresa si caratterizza per una vasta copertura territoriale, con commesse distribuite su tutto il territorio nazionale e oltre 100 cantieri attualmente attivi. Il capitale sociale di Valori Scarl ammonta a 2,2 milioni di euro e conta circa 2.000 addetti. Le sedi principali si trovano a Roma, Conversano (Ba), Enna, Milano, Rende (Cs) e Catania. A guidare il Consorzio, il presidente Domenico Mollica e l’amministratore unico e direttore tecnico, l’ingegnere Vincenzo Grosso Ciponte.
Domani all’imbocco del ponte, tra i più alti d’Europa, attesa la presenza del presidente della Provincia di Isernia e sindaco di Agnone, Daniele Saia, dell’assessore regionale, Michele Marone, dell’assessore della Provincia di Chieti, Carlo Moro, dei vertici Anas con in testa il responsabile della struttura territoriale Abruzzo e Molise, l’ingegnere Antonio Marasco, i titolati dell’impresa laziale, che entro un anno dovrebbe assicurare la riapertura, seppur parziale, dell’arteria. L’intervento, pari a 9 milioni di euro, interesserà le pile 3 e 7 oltre all’impalcato.
Si tratta di una prima e fondamentale trance di fondi ai quali dovranno seguire altre ingenti risorse economiche in modo tale da portare a compimento la nuova progettazione. Domani mattina sul viadotto anche i sindaci e amministratori del territorio spesso assenti su una vicenda che si protrae ormai da troppo tempo e che ha influito negativamente su aspetti socio-economici dell’intera area alle prese con atavici problemi di viabilità e isolamento.
Nonostante l’entusiasmo per la riapertura, restano ancora aperti interrogativi importanti, come la questione della ristatalizzazione dell’intero asse viario dell’ex Istonia 86 che da Pescolanciano raggiunge Vasto. Un tema non di poco conto considerata la gestione e manutenzione che urge passi ad Anas per tutta una serie di motivi tra i quali disponibilità di fondi, uomini e mezzi che le disastrate Province non possono fronteggiare.
A riguardo, stando a quanto ammette il primo inquilino di Palazzo Berta, Saia, prosegue l’interlocuzione nella capitale con Anas e il Governo affinché si possa formalizzare il passaggio. Ma c’è chi va già oltre come l’ex comandante della Polizia Municipale di Agnone, Giorgio Iacapraro, che scrive: “Per il viadotto Longo sul fiume Sente, non basta statalizzare l’arteria, va progettata l’uscita definitiva dall’isolamento mediante collegamento sulla fondovalle Sangro. Oggi è possibile, anche con l’apporto dei fondi Pnrr. Se non ora, quando?”
E questa rappresenterebbe davvero una svolta positiva caldeggiata tra gli anni ’70 e ’80 dal senatore Dc, Remo Sammartino, padre putativo del viadotto Sente. Un politico che guardava lontano, di quelli che oggi scarseggiano nell’intero panorama nazionale. Ma oggi la notizia è un’altra, ovvero che dopo sei lunghissime stagioni, fiumi di inchiostro, denunce, servizi televisivi, proteste, il viadotto ‘Sente – Longo’ finalmente torna a vedere la luce in fondo al tunnel. Non una concessione, ma un diritto inalienabile per quanto concerne la mobilità su gomme da troppo tempo negato a migliaia di cittadini. Insomma, fine della telenovela? In alto Molise incrociano le dita nell’attesa di vedere in azione ruspe, scavatori e maestranze…