BELMONTE DEL SANNIO – Riceviamo da Mike Matticoli, ex consigliere provinciale delegato alla Viabilità della Provincia di Isernia, e pubblichiamo:
Mi trovo, mio malgrado, costretto ad intervenire nuovamente sulla vicenda Viadotto Sente, pur non essendo più consigliere provinciale da oltre sei mesi, vengo continuamente chiamato in causa da un individuo, un consigliere regionale di opposizione, che vedendo ormai la sua carriera politica volgere definitivamente a termine, non avendo più argomenti, non sapendo più che pesci prendere per stare ogni giorno sui media, continua ad attaccare il sottoscritto.
Con riferimento allo spezzone di intervista trasmessa dal programma “Fuori dal coro” corre l’obbligo di precisare che in realtà l’intervista è durata oltre 45 minuti, nel corso della quale, ho cercato di spiegare, non senza fatica, viste le continue interruzioni da parte dell’intervistatore con affermazioni provocatorie ed inveritiere, tutti i passaggi e tutti gli ostacoli incontrati nella vicenda Sente, precisando – fin dall’inizio – di non poter essere aggiornato dello stato dell’arte non essendo più consigliere provinciale dal marzo c.a. . Sono stato accusato di aver perso le staffe, ebbene si, davanti alle menzogne perdo le staffe, sono abituato a lavorare sempre nel rispetto delle persone, delle leggi e nella piena verità, per questo davanti alle mistificazioni della realtà, alle affermazioni false, alle volte perdo le staffe. Ovviamente l’intervista durata 45 minuti è stata poi montata ad arte al sol fine di trasmettere agli ascoltatori una realtà profondamente diversa dalla verità effettiva, questo la dice lunga sulla serietà e sulla professionalità di certi soggetti che si spacciano per giornalisti.
Per quanto concerne il consigliere regionale sopra citato, abituato a mistificare la realtà ed a diffondere falsità, senza ripetere quanto già copiosamente detto nei mesi passati, preciso ancora una volta di non aver mai affermato che i soldi non c’erano, lo sfido a tirare fuori le dichiarazioni che mi attribuisce, ho semplicemente richiamato l’attenzione dei vari attori (lui compreso) sulla circostanza che il provvedimento inserito nel decreto Genova, così come era impostato, non consentiva di spendere il finanziamento nell’anno 2019, tanto è vero, che dopo la mia intervista in cui affermavo ciò, tutti si svegliarono dal torpore e, dopo 5/6 giorni di silenzio stampa e bocche cucite, il MIT usciva con uno striminzito comunicato stampa in cui affermava testualmente “saranno” adottati i provvedimenti necessari per rendere il finanziamento spendibile nel 2019, il futuro a suo tempo utilizzato nel comunicato non fece altro che confermare che le affermazioni del sottoscritto corrispondevano al vero, probabilmente non se ne erano accorti o forse più semplicemente non lo sapevano. Questo la dice assai lunga sull’incompetenza, l’approssimazione e la superficialità con cui di certi soggetti amministrano la cosa pubblica.
Come affermato nella citata intervista di 45 minuti, scientificamente tagliata, non essendo più amministratore della Provincia di Isernia, non sono in grado di riferire sull’attuale stato dell’arte, posso soltanto affermare (con orgoglio) che circa un mese fa, la Provincia di Isernia ed il MIT hanno sottoscritto la convenzione che a suo tempo (7/8 mesi fa) venne predisposta dal sottoscritto che mise a disposizione (ovviamente gratuitamente) dell’ente Provincia e del MIT le proprie competenze ed il proprio studio legale al sol fine di accorciare al massimo i tempi dell’operazione. Sul perché dello stallo dallo scorso mese di febbraio ad oggi, posso solo ipotizzare che il tutto sia dovuto all’approvazione del progetto da parte del CTA della Regione Campania – competente anche per il Molise – che per quanto ne so ha sollevato dei dubbi che poi sono stati egregiamente fugati dalla struttura tecnica della Provincia di Isernia.
A questo punto, al fine di chiudere ogni polemica e di ristabilire una volta per tutte la verità, credo sia opportuno, se non necessario, procedere ad una vera operazione verità, mettendo tutti gli attori – faccia a faccia – intorno ad un tavolo e non dietro ad un monitor, con leggi, regolamenti, atti e documenti alla mano e stabilire chi davvero mente, chi davvero mistifica la realtà e chi dice la verità, magari anche in diretta televisiva, alla presenza di un moderatore/giornalista serio che fa bene il suo lavoro e che non fa il collage delle interviste al fine di diffondere notizie false e tendenziose volte a far apparire una situazione diversa dalla realtà.
Mike Matticoli