BELMONTE DEL SANNIO – «Sono stato lì per rappresentare la vicinanza di tutto il MoVimento 5 Stelle a quel territorio, che è anche casa mia. Sono stato lì per dimostrare ancora una volta la vicinanza a dializzati, agli studenti, agli imprenditori e a tutti coloro per i quali quello non è un semplice viadotto, ma la speranza di un futuro possibile in questa terra».
Andrea Greco, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, è stato, insieme al collega abruzzese Silvio Paolucci, l’unico politico che ha preso parte al siti in di protesta organizzato dalla nostra testata giornalistica ad un anno dalla chiusura del ponte Sente.
E’ parso imbarazzato, il consigliere Greco, perché i cittadini non vogliono sapere chi e perché ha trovato i soldi o chi e perché deve gestire i lavori di messa in sicurezza dell’opera. Queste sono cose “normali”, atti dovuti, che un politico e un amministratore devono fare, è quello il loro lavoro. I cittadini vogliono il ponte aperto, percorribile, transitabile. Non le chiacchiere.
«Ho dimostrato, carte alla mano, che noi non vi abbiamo mai mentito: a dieci giorni dalla chiusura del viadotto, nel decreto Genova c’erano 2 milioni di euro per permettere la sua riapertura. – ha precisato l’esponente pentastellato, nel tentativo di intestare al M5S i meriti dell’operazione “due milioni di euro” che in realtà sono normale amministrazione – Il tempo di reazione del Ministero delle Infrastrutture in pratica fu di dieci giorni, un record assoluto considerando le emergenze presenti in tutta Italia. Quei soldi, non solo c’erano dal principio, ma ad agosto sono stati proprio accreditati, in parte, nelle casse dell’ente provinciale. La notizia è stata anche confermata dall’attuale Presidente della Provincia di Isernia, l’avvocato Alfredo Ricci. Purtroppo, forse per fare una guerra politica contro di noi, qualcuno che non merita nemmeno di essere menzionato ha sostenuto l’assenza dei fondi. Falso. Avete mentito ai cittadini, e a pagare il prezzo del vostro scontro politico sono state intere comunità. Quei soldi a copertura quindi ci sono e nessuno può più affermare il contrario. Ringrazio tutti i cittadini che, insieme ai giornalisti de L’Eco dell’Alto Molise, hanno riacceso l’attenzione sul tema. Noi non stiamo mollando un secondo e abbiamo chiesto un nuovo incontro al Prefetto con la presenza di tutti gli attori coinvolti, perché ora non si può perdere più un solo minuto. Siamo dalla parte dei cittadini, come sempre, senza fare chiacchiere. La soluzione definitiva deve essere il passaggio all’Anas dell’arteria, e di questo chiederemo conto all’assessore Vincenzo Niro e al presidente della Regione, Donato Toma. Ma era d’obbligo precisare che i soldi per la messa in sicurezza ci sono. Che nessuno menta più ai cittadini».