• In evidenza
  • Randagismo, fenomeno dilagante ad Agnone e nell’hinterland

     

    AGNONE – Lettera firmata di un agnonese per denunciare il mancato intervento a favore di cuccioli randagi e l’iter complicato per il relativo ricovero in strutture specializzate. Una piaga quella del randagismo che abbraccia tutti le comunità e che costa migliaia di euro annui ad ogni comune. Cani che sono spesso razziatori e predatori di animali d’allevamento le cui morti molto spesso sono attribuite ai lupi.

    “A noi Cittadini comuni  per spingere le Istituzioni a fare il proprio lavoro con impegno ci restano solo i giornali e le televisioni –è l’incipit della lettera- Siamo cioè costretti a far pubblicare sui giornali o sui social le negligenze e le malfatte delle varie Amministrazioni affinchè provvedano ad intervenire. In questo caso, ahimè, un intervento della autorità competenti sarebbe forse tardivo. Mi spiego meglio. Nei giorni scorsi ho rilevato in prossimità della mia casa di campagna la presenza stabile di due cagnolini abbandonati i quali presentavano chiari segni di malattie e denutrizione. Immediatamente mi sono recato dai Veterinari della Asrem che mi hanno comunicato le procedure da affrontare. Per prima cosa avrei dovuto segnalare ai Vigili Urbani la presenza di cani abbandonati e fare richiesta di accalappiamento per consegna al canile. Gli stessi Vigili Urbani poi avrebbero segnalato la situazione al Sindaco o chi per esso. Il Sindaco o chi per esso avrebbe autorizzato l’accalappiamento con comunicazione alla Asrem. L’Asrem a sua volta avrebbe effettuato la richiesta di intervento da parte del Servizio preposto. Un iter davvero complicato. La mia richiesta di intervento è stata inoltrata il 12 dicembre ma non avendo ottenuto nulla  ho inviato anche un telegramma di sollecito il venerdì 15. Tutto è ancora giacente in Comune. Fatto sta che i due cagnolini sono spariti dalla zona in cui li avevo avvistati e non so se sono morti  in mezzo ai campi. Oltretutto la presenza della Fondovalle Verrino a pochi metri dalla zona mi lascia temere il peggio. In effetti alcuni amici, nei giorni scorsi mi avevano segnalato la presenza dei due cuccioli sulla stessa Fondovalle. La legge prevede che i Comuni siano convenzionati con apposite strutture idonee alla sistemazione dei cani  e mi risulta che anche il nostro lo sia. Ma da voci di persone con esperienza amministrativa ho capito che  i costi per la gestione dei cani in un canile sono talmente  elevati al punto che gli Amministratori sono sempre molto restii all’accalappiamento dei cagnolini e la loro consegna ai canili. Ma questa non è una giustificazione e me lo ha confermato anche l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) Sezione di Campobasso al quale ho fatto ricorso per chiedere aiuto su come salvare i due cuccioli. E’ un servizio previsto dalla Legge. Le Autorità comunali sono obbligate sempre e comunque ad intervenire sia per la salvaguardia degli animali sia per tutelare la salute di noi cittadini. Forse un errore l’ho commesso anch’io –conclude il firmatario della missiva- dovevo riuscire a prendere i due cagnolini e lasciarli nell’androne del Comune in modo da sensibilizzare qualcuno ad intervenire”.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.