La Fondazione Edmund Mach ha supportato e coordinato una trentina tra studiosi ed esperti italiani del mondo dell’apidologia e dell’apicoltura, della zoologia e della conservazione della biodiversità che, con un lavoro collegiale durato alcuni mesi, hanno redatto un testo scientifico (consensus paper) denominato Carta di San Michele all’Adige e intitolato: “Appello per la tutela della biodiversità delle sottospecie autoctone di Apis mellifera Linnaeus, 1758 in Italia”. Questo documento è stato poi pubblicato, in una versione aggiornata e in lingua inglese, su una rivista internazionale: Bulletin of Insectology, 71 (2): 257-271.
Le enunciazioni contenute nel documento hanno suscitato nel mondo dell’apicoltura un grande dibattito che in questi mesi ha raggiunto dei toni anche molto aspri.
«Ho sempre pensato che la comunità scientifica, e più in generale il mondo della ricerca, debba essere al servizio di quella civile e produttiva. – spiega Andrea Segrè, presidente della Fondazione Edmund Mach – Il sistema cresce se ogni attore condivide e rispetta le proprie competenze e i propri legittimi interessi. Credo dunque che un confronto sia quanto mai auspicabile per poter trovare soluzioni concrete per la tutela dell’apicoltura, di Apis mellifera e del suo imprescindibile ruolo negli ambienti naturali e nei sistemi di produzione degli alimenti. Al fine di favorire questo processo di collaborazione e scambio di visioni, sento dunque il dovere di invitarvi ad un incontro, presso una sede “terza”, la Fondazione FICO a Bologna, il giorno 21 gennaio 2019 alle ore 10.30 (sala Fondazione FICO “SPAZIO 118”, Parco FICO Eataly Word, Via Paolo Canali, 8, 40127 Bologna). In questo incontro se ci sarà, come credo, volontà reciproca di confronto, proveremo assieme a delineare possibili soluzioni a breve, medio e lungo termine, nell’ottica di servizio ad un comparto produttivo strategico come l’apicoltura, ma tenendo in assoluto riguardo gli aspetti derivanti dall’importanza dell’ape mellifica per il comparto agricolo e, a livello ancora più ampio, del ruolo ecologico e della unicità biologica di questo organismo straordinario e delle sue sottospecie autoctone».
Per informazioni laura.galassi@fmach.it oppure tel. 0461 615415