SCHIAVI DI ABRUZZO – Altri profughi in arrivo «a breve» a Schiavi di Abruzzo.
E’ quello che si evince dalla lettura di un manifesto affisso in paese dalla cooperativa Matrix che già gestisce il centro di accoglienza sul Monte Pizzuto.
Il manifesto è stato affisso oggi. In esso Matrix chiede alla popolazione di Schiavi, quella stessa tenuta all’oscuro di tutto fino a due giorni prima dell’arrivo dei primi venti profughi pakistani, suggerimenti e consigli «per il decoroso vivere comune sul territorio allo scopo di promuovere una virtuosa concertazione volta ad un reciproco rispetto».
Ma leggendo oltre si apprende quello che era già nell’aria da giorni e cioè dell’arrivo di altri migranti.
Nel manifesto, testualmente, è scritto: «Tale concertazione si rende inoltre necessaria al fine di portare a regime il centro di accoglienza per poter fronteggiare a breve le richieste di accoglienza pervenuteci dalla Prefettura territoriale».
Già nel corso della riunione farsa e rissa tra popolazione, Comune e Matrix, Simone Caner (a destra nella foto, ndr), il rappresentante legale della cooperativa, aveva fatto intendere chiaramente che il centro non poteva reggersi, economicamente, con solo venti ospiti.
Si era parlato di un nuovo incontro, a fine marzo, per fare il punto della situazione e per verificare la possibilità, insieme al sindaco Luciano Piluso e ai cittadini residenti, di aumentare il numero di migranti. Tutte chiacchiere evidentemente, almeno stando a quanto scritto nero su bianco sul manifesto, dove si parla dell’arrivo «a breve» di altri profughi.
Tenuto conto che l’altra volta i venti pakistani sono arrivati esattamente due giorni dopo la riunione farsa, perché era tutto già deciso, c’è da aspettarsi che la formula «a breve» usata da Matrix sul manifesto significhi tra qualche giorno. Indiscrezioni infatti parlano di un numero di trenta o trentacinque nuovi arrivi a giorni, appunto. Che andrebbero a sommarsi ai venti pakistani già ospiti della struttura.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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