Venticinque anni fa Capracotta visse i fasti e la ribalta mediatica dei Campionati italiani assoluti di sci di fondo. Eventi del genere, in grado di attrarre atleti professionisti, tifosi e stampa specialistica da tutta Italia e anche dall’estero potrebbero presto tornare in Alto Molise. Con tutte le intuibili ricadute positive in termini turistici. Sono state ultimate, infatti, le procedure preliminari per ottenere il riconoscimento di centro “Federale per lo Sci di Fondo“. Un sogno che sta per diventare realtà.
Ne dà notizia il sindaco Candido Paglione: «Nella settimana tra il 28 gennaio e il 2 febbraio del 1997 l’Alto Molise fu protagonista di un’esperienza unica, che resta scritta in maniera indelebile negli annali della storia sportiva di Capracotta. Un’organizzazione perfetta sotto ogni punto di vista, dove lo sci di fondo ai massimi livelli, all’epoca gli atleti italiani primeggiavano anche a livello mondiale, unito all’ospitalità della nostra gente, diedero a Capracotta e a tutto il Molise una straordinaria visibilità. Un evento incredibile nel quale ogni capracottese riuscì a dare e a fare qualcosa per la migliore riuscita della manifestazione e per mantenere alta la bandiera dello spirito di appartenenza alla propria comunità». «Oggi, a distanza di un quarto di secolo, – spiega il primo cittadino – vogliamo riprendere quello slancio, progettando un futuro che possa avere il sapore di un nuovo inizio per il comprensorio sciistico di Prato Gentile e che ci possa far superare le difficoltà del momento. Abbiamo, infatti, ultimato con successo tutte le procedure preliminari per ottenere il riconoscimento di centro Federale per lo Sci di Fondo. A breve partiranno le gare d’appalto così che Prato Gentile potrà davvero avere una nuova vita e una valorizzazione vera delle sue enormi potenzialità. Anche per questo dobbiamo rinvigorire quello spirito di forte coesione che ci accompagnò nella felice vicenda del 1997. Capracotta ne ha bisogno, oggi più che mai, per uno scatto di orgoglio che ci faccia riprendere quello slancio».