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  • Scontro nell’Atc Vastese, Federcaccia: «Aumento delle indennità di carica, ecco perché non abbiamo votato il bilancio»

    «Il bilancio preventivo dell’Ambito Territoriale di Caccia-ATC Vastese, presentato dal presidente Pessolano, non è stato approvato da Federcaccia perché partiva da una condizione inaccettabile e vergognosa: l’aumento del compenso destinato allo stesso presidente, oltre alla proposta di aumento delle quote associative allo stesso Atc».

    Inizia così la nota della segreteria provinciale del Chietino dell’associazione venatoria Fidc in replica alle dichiarazioni del presidente dell’Atc Vastese in relazione alla mancata approvazione del bilancio preventivo.

    Primo a sinistra il presidente dell’Atc, Angelo Pessolano

    «Nessuno ha mai chiesto di ridurre il numero dei dipendenti, – prosegue la nota – ma abbiamo richiesto attenzione per le ore di straordinario e una razionalizzazione delle spese, come le spese postali e di cancelleria e le consulenze professionali. Oggi a Pessolano rivolgiamo un’unica richiesta: torni in Comitato di gestione per approvare il bilancio rivisto e corretto, dunque togliendo qualsiasi compenso sia ai membri del Coges che allo stesso Presidente, perché mai Federcaccia si sognerebbe di arrecare danni ai cacciatori e alla gestione del territorio».

    «Carta canta, villan parla – scrivono nella nota i non meglio specificati rappresentanti di Federcaccia – e il Presidente Pessolano si è arditamente lanciato in una impresa impossibile: raccontare una storia che non ha le gambe per camminare, cercando come sempre sua consuetudine di narrare favole e suonare sirene per raccattare una tessera in più, che però non arriverà. Federcaccia non ha approvato il bilancio preventivo perché il presidente Pessolano ha alzato i compensi per se stesso, una scelta assurda, e quel bilancio non passerà fino a quando le indennità non verranno ridotte o azzerate e le somme verranno reinvestite nell’acquisto della selvaggina per i ripopolamenti faunistici e per i miglioramenti ambientali, come prevede la mission di un’ATC, una linea che porteremo avanti con fermezza».

    «Ma non basta: dopo che il Comitato di gestione ha bocciato quel bilancio, il Presidente Pessolano anziché riprendere il documento finanziario in mano e rimodularlo, ha comunque deciso di sottoporlo al voto dell’assemblea di tutte le associazioni venatorie che, ugualmente, lo ha bocciato. A fronte del doppio “no” ricevuto, il Presidente ha deciso in modo unilaterale di bloccare ogni iniziativa, e sta negando il ripopolamento che, a suo dire, non si farà fino a quando non voteremo il bilancio. Chiaramente – ha aggiunto Federcaccia – adotteremo ogni misura amministrativa utile per superare tale impasse determinata da un uomo solo al comando».

    «Federcaccia chiede che il bilancio di previsione venga riscritto, tagliando il compenso al presidente e ai membri del Coges e che vengano aumentate le somme per l’acquisto della selvaggina. Non solo: nel bilancio c’è anche una incongruenza macroscopica, ovvero la somma di soli 10mila euro destinati al tecnico faunistico che però si è aggiudicato l’incarico tramite avviso pubblico per 17mila euro. – chiude la nota dell’associazione venatoria – Federcaccia non intende più tollerare né il blocco delle attività né tantomeno le fantasie umorali di un Presidente che sa fin dall’inizio del proprio mandato di non avere la maggioranza per governare l’ATC e che dal giorno della propria elezione non ha mai cercato né una mediazione né un dialogo con le forze del Comitato di gestione. Qualora persista tale atteggiamento dovrà necessariamente prendere atto di non avere una maggioranza e di non poter continuare a rivestire quella carica, per il bene del comparto».

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