AGNONE – Nel giorno della prima campanella, il mondo della scuola locale saluta un pezzo da novanta. Dopo aver cresciuto, formato intere generazioni di studenti, dopo essere stato confidente e fratello maggiore di alunni spesso “scapestrati”, il professor Francesco Paolo Tanzj godrà della meritata pensione.
Da oggi, martedì 12 settembre, non sarà più impegnato nella frenetica attività che per anni lo ha visto scorazzare nelle aule e tra i piani del liceo Scientifico “Giovanni Paolo I” di Agnone dove arrivò nel 1991 dopo aver insegnato nei licei classici di Campobasso e Isernia. Tra i cinquanta migliori professori d’Italia, riconoscimento attribuitogli nel dicembre dello scorso anno, delle iniziative portate avanti da Tanzj e dai suoi allievi, si potrebbe scrivere un libro. In modo particolare restano agli annali la ricerca sul campo di concentramento di “San Bernardino” che ha suscitato l’interesse di numerosi media nazionali, le sedici pubblicazioni storico-filosofiche, il progetto dall’Europa all’Alto Vastese per l’unità del territorio e quelli internazionali con Miur e Consiglio d’Europa senza dimenticare un numero imprecisato di convegni, conferenze che hanno visto la presenza di personaggi dall’alto profilo culturale e umano.
Per Tanzj la scuola è stata sempre una passione e non un semplice lavoro. Circostanza, questa, che nel corso degli anni è riuscita a catalizzare l’attenzione e rendere protagonisti i veri interpreti del mondo della scuola, ovvero gli alunni. Al professor Tanzj, che siamo sicuri non arresterà la sua attività, i migliori auguri per il traguardo raggiunto da parte della redazione de l’Eco con cui ha promesso di collaborare. Allora ad maiora prof. Ti aspettiamo…