CASTIGLIONE MESSER MARINO – Revocare l’ordinanza di chiusura per tre mesi della provinciale Castiglione-Montazzoli e attivare il cantiere permettendo il transito dei veicoli a senso unico alternato, prospettando una chiusura totale di appena quindici giorni.
Sono queste le richieste formulate dai sindaci di Schiavi, Castiglione Messer Marino e Montazzoli al vicepresidente della Provincia di Chieti, Arturo Scopino, e al direttore dei lavori nel corso di un sopralluogo sulla frana al km 5 della provinciale per Montazzoli che si è tenuto questa mattina.
«Faccio davvero fatica a capire perché, per cento o duecento metri di cantiere, si deve chiudere tutta la provinciale addirittura per tre mesi. – ha esordito il sindaco di Schiavi di Abruzzo, Luciano Piluso – L’entroterra è già depresso e penalizzato dalla viabilità, con questa chiusura per i tre mesi estivi, gli unici durante i quali gira un po’ l’economia della zona, si dà veramente il colpo di grazia all’Alto Vastese. Non ci resta che spararci. Quanti chilometri in più la Regione Abruzzo dovrà pagare alle ditte di trasporto pubblico se le linee saranno dirottate verso San Salvo e sull’autostrada? Migliaia e migliaia di chilometri in più ogni mese, soldi che dovranno uscire dalle casse della Regione. Con una cifra sicuramente minore si posso fare dei lavori di sistemazione del tratto in frana permettendo comunque il transito a senso unico alternato, in modo da non isolare completamente l’Alto Vastese».
Sulla stessa lunghezza d’onda gli altri sindaci presenti, Felice Magnacca di Castiglione e Felice Novello di Montazzoli, i quali hanno chiesto alla ditta esecutrice e al direttore dei lavori presente sul posto, una variante al progetto iniziale: uno sbancamento a monte, stabilizzando il costone, in modo da permettere il passaggio dei veicoli anche con il cantiere attivo a valle, sull’altro lato della carreggiata. Una soluzione «fattibile» secondo il responsabile della ditta di Trivento e lo stesso ingegnere direttore dei lavori, ma che dovrà necessariamente avere l’avallo della Provincia di Chieti, ente gestore della strada.
«Oggi stesso porterò queste richieste all’attenzione dei tecnici della Provincia e dello stesso presidente Mario Pupillo. – ha dichiarato, al termine del sopralluogo, il vicepresidente della Provincia, Arturo Scopino – Valutiamo questa soluzione alternativa in modo da ridurre al minimo i disagi per tutti i pendolari e i residenti nell’Alto Vastese».
Oggi stesso, dunque, dovrebbe arrivare dalla Provincia la revoca o comunque la sospensione dell’ordinanza di chiusura della provinciale che conduce alla fondovalle Sangro. Un intero territorio spera nel buonsenso di tecnici e amministratori provinciali.
Francesco Bottone