ANSA – La sospensione della somministrazione per il vaccino di AstraZeneca decisa dall’Agenzia italiana del farmaco Aifa su tutto il territorio nazionale – dopo alcuni eventi avversi ed in attesa della pronuncia dell’ente europeo per i medicinali Ema – è un atto dovuto e di “cautela” ma “vanno evitati gli allarmismi”.
Dal direttore generale Aifa Nicola Magrini al farmacologo Silvio Garattini, è questa la posizione condivisa dalla maggioranza degli esperti, che sottolineano come gli eventi trombotici associati al vaccino evidenzino un tasso analogo a quello registrato nella popolazione generale, anche se in Germania si è registrata una particolare forma rara di questa patologia.
A tranquillizzare è innanzitutto Magrini: «C’è stata una sospensione perché diversi paesi europei, tra cui Germania e Francia, hanno preferito sospendere in presenza di alcuni recentissimi e pochissimi casi di eventi avversi in donne e giovani, e ciò ha suggerito uno stop di verifiche prima di ripartire».
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