Vasta operazione antidroga della Polizia di Stato di Campobasso ribattezzata “Alcatraz”, coordinata dalla Procura della Repubblica del Capoluogo, con l’impiego di personale della Squadra Mobile e degli altri Uffici della Questura, del Posto Polfer di Campobasso, nonché di unità cinofile e del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara ed un elicottero della Polaria di Napoli.
Sono in corso di esecuzione sette misure cautelari personali e due misure reali (sequestri preventivi di circa cinquantamila euro e di un veicolo utilizzato per il rifornimento di droga da San Severo e da Napoli) a Campobasso e provincia e a Giugliano in Campania (NA). Inoltre, a fronte di 25 denunciati all’Autorità giudiziaria per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sono in corso di esecuzione diciannove perquisizioni delegate dalla stessa A.G. (una delle quali eseguita a San Severo (FG), un’altra a Castrocaro Terme (FC) ed una a Giugliano in Campania (NA)).
L’indagine trae origine da controlli effettuati a fine maggio 2018 dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Penitenziaria all’interno della Casa Circondariale di Campobasso, a seguito del rinvenimento di droga e apparecchi cellulari lanciati o comunque introdotti dall’esterno della struttura carceraria nei cortili interni ed utilizzati da alcuni detenuti, a seconda dei casi, per il consumo personale, lo spaccio nel penitenziario e la comunicazione con i referenti esterni, ad opera di esponenti di un “clan” familiare (ove le donne avevano un ruolo preponderante) che nella città di Campobasso era dedito all’attività di spaccio di droga, quale unica fonte di sostentamento ed arricchimento.
Spaccio di droga in carcere, operazione “Alcatraz”: arresti e sequestri tra Molise, Puglia e Campania
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