CASTIGLIONE MESSER MARINO – Una segnalazione seguita da proteste arriva in redazione dai pendolari che ogni giorno percorrono la strada interpoderale denominata la Valle, quella che collega Castiglione Messer Marino con Fraine e la fondovalle Treste. Si tratta di un percorso alternativo sul quale viene dirottato il traffico locale, compresi i bambini che vanno a scuola, ormai da quasi quattro anni, cioè da quando una immensa frana ha letteralmente cancellato duecento metri di strada provinciale. Da allora è successo di tutto: sopralluogo dell’allora governatore Luciano d’Alfonso, progetti su progetti, varianti, paventato utilizzo della dinamite, escavatori a spasso sulla frana, fondi assegnati, cantieri aperti per un solo giorno e via elencando, ma allo stato attuale l’enorme movimento franoso è ancora lì e la strada è ovviamente chiusa al traffico. Della vicenda si è occupato anche Pinuccio, che ormai in fatto di mulattiere tra Abruzzo e Molise è un vero esperto. Quindi da quasi quattro anni l’interpoderale per la Valle è divenuta un’arteria strategica. Peccato che passi nel bosco per un lungo tratto, quindi riceve poco sole e si forma spesso del pericolosissimo ghiaccio.
«E’ questa la vera mulattiera, – protestano alcune donne che percorrono quella strada da anni ogni santo giorno – dove noi rischiamo la vita tra neve, ghiaccio e cinghiali che sbucano all’improvviso. Una storia che va avanti da quasi quattro anni e nessuno ne parla più. A giorni in Abruzzo si vota per le regionali, vogliamo vedere chi avrà la faccia di bronzo di venire a chiederci il voto».