Sylvaticus: animali selvatici tra natura, tutela e gastronomia. E’ il titolo del convegno scientifico promosso dall’associazione universitaria degli studenti Forestali del Molise (AUSF Molise), in collaborazione con il Comune di Agnone e il ristorante stellato Locanda Mammì. Un evento di formazione e informazione che, nelle intenzioni degli organizzatori, «possa aprire la strada a una filiera che valorizzi la carne selvatica in modo sostenibile e responsabile».
«Con esperti del settore, – spiegano gli studenti di materie scientifiche e forestali dell’Università del Molise – esploreremo le potenzialità di questa risorsa naturale in chiave etica e innovativa. Il nostro obiettivo è quello di porre le basi per creare una filiera responsabile che rispetti l’ambiente, generi valore per le comunità locali e contribuisca alla conservazione del territorio e delle tradizioni culturali». L’evento è in programma per domani, presso la sala consigliare del comune di Agnone, a partire dalle ore 9. Si comincia con i saluti istituzionali da parte del sindaco Daniele Saia, per poi entrare subito nel merito della giornata di studi con la relazione di Gabriele Senczuk, dell’Unimol, sul tema “Biodiversità e genetica di conservazione degli ungulati in Italia: lo stato attuale delle conoscenze”. A seguire l’intervento del dottore forestale e tecnico faunistico Aldo Di Brita su “La gestione faunistica e l’attività venatoria pilastri di una filiera sostenibile”.
Addolorato Ruberto, presidente dell’ordine dei medici veterinari della Provincia di Isernia, parlerà di “Analisi sanitarie e contenimento delle malattie nella carne degli animali selvatici”. Mentre il professore Giuseppe Maiorano dell’Unimol tratterà il tema de “La carne di cinghiale cacciato in Molise: qualità e sicurezza”. Gaspar Rino Talucci, presidente del consorzio “Molise selvaggina”, relazionerà appunto sul marchio “Molise selvaggina” e sul consorzio promosso dal Gal Alto Molise. Intorno alle 11,40 la presentazione del progetto “Selvatici e Buoni – una filiera alimentare da valorizzare”, a cura della Fondazione Una Onlus in collaborazione con l’Università degli studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo e la società italiana di medicina veterinaria preventiva, a cura della dottoressa Antonella Labate.
Al termine degli interventi e delle relazioni scientifiche ci sarà spazio per le riflessioni finali e la discussione aperta con il pubblico. La giornata terminerà con la visita al museo della fauna selvatica di Gabriele La Gamba e poi il finale a tavola, presso la Locanda Mammì, con una esperienza culinaria incentrata sulla selvaggina, sapientemente valorizzata dalla chef stella dell’Alto Molise, Stefania Di Pasquo. Un vero e proprio viaggio esperienziale tra la valorizzazione della fauna selvatica ed il valore ecologico, nutrizionale e gastronomico delle carni di bosco.