«Dal lunedì prossimo circa 50 lavoratori molisani che ogni giorno si recano nel nucleo industriale di Atessa non avranno più il servizio di trasporto pubblico fino alla loro azienda. Infatti l’ATM, società che gestisce il servizio di trasporti, dall’11 marzo assicurerà una sola fermata davanti alla Sevel sopprimendo le fermate davanti alle altre aziende della zona industriale. In questo modo, i lavoratori delle altre aziende dovranno provvedere da soli a raggiungere il posto di lavoro che dista fino a 10 chilometri».
Patrizia Manzo, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, interviene sulla vicenda della soppressione delle fermate dell’Atm nella zona industriale della Val di Sangro.
«A questo punto la Regione – prosegue la portavoce M5S – avrebbe due strade percorribili: pagare l’Atm per il servizio all’interno del nucleo industriale o sincronizzare l’arrivo di tutti gli autobus davanti alla Sevel e prevedere una sorta di cambio con un unico mezzo che percorrerà gli ulteriori 10 km accompagnando tutti gli altri lavoratori. Quest’ultima potrebbe essere una scelta ragionevole, però, con la partecipazione di tutte le parti sindacali coinvolte. Siamo di fronte all’ennesimo braccio di ferro – afferma Patrizia Manzo – tra un’azienda di trasporto pubblico e la Regione: ognuno avrà le proprie ragioni, ma chi pagherà le conseguenze saranno ancora una volta i molisani, gli operai, i pendolari che pur di restare a vivere in Molise hanno deciso di percorrere ogni giorno tanti chilometri per raggiungere il posto di lavoro. In attesa di un nuovo bando per l’affidamento del servizio a un unico gestore, una vicenda che ci trasciniamo dal 2011 tra ricorsi, sentenze, interrogazioni e dibattiti consiliari, la Regione potrebbe cominciare a fare una cosa: razionalizzare. – spiega la Consigliera regionale – Finché non si definisce una nuova rete dei servizi minimi sui flussi di traffico, finché non si passa allo studio dei costi, a un piano economico e finanziario, fino al nuovo bando, la razionalizzazione diventa prioritaria. Consentirebbe, infatti, di risparmiare fondi su tratte percorse da più di una società rivedendo il costo dei flussi in entrata e cercando di garantire il servizio ai tanti molisani che si recano nel nucleo industriale di San Salvo. Sarebbe una delle soluzioni a breve termine – conclude Manzo – per scongiurare la notizia di questi giorni che metterebbe in seria difficoltà i lavoratori molisani che ogni giorno si recano in Val di Sangro. Auspico che l’assessore Niro si faccia carico di questo dramma denunciato dalle organizzazioni sindacali in rappresentanza di tutti quegli operai che attendono una risposta».