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  • “Ver Sacrum”, dopo millenni nell’area dei templi italici risuona il grido identitario «Safinim!»

    Una lezione di storia vissuta, una manifestazione di cultura identitaria, prima ancora che didattica e informativa. Gli alunni della scuola primaria dell’istituto scolastico di Castiglione Messer Marino, coordinati dal corpo docente, hanno fatto rivivere, nel pomeriggio di oggi, le gesta del fiero popolo dei Sanniti, portando in scena la rappresentazione del “Ver Sacrum”, la “Primavera Sacra”, un rituale religioso mediante il quale i popoli italici di lingua osca si inoltravano lungo gli Appennini per colonizzare nuovi territori ed espandersi.

    E così, grazie alla scuola, vera comunità educante dell’intero territorio montano a cavallo tra Abruzzo e Molise, l’area sacra dei templi italici di Schiavi di Abruzzo, con il tempio “gemello” di quello di Pietrabbondante in Alto Molise, ha rivissuto, per qualche ora, complice la massiccia partecipazione di pubblico, gli antichi fasti del passato, quando i Sanniti, fieri pastori guerrieri, tennero testa con onore al potere militare e politico di Roma.

    «Siamo l’onda che mai si ferma, l’eco del monte chiama la guerra; avanti, avanti, senza paura. La terra trema alla nostra furia; fuoco nei cuori, spade serrate, noi Sanniti teste alzate» hanno cantato i ragazzi, in abiti dell’epoca. Un orgoglioso canto identitario che sprona alla “battaglia” ancora oggi, contro il nuovo nemico rappresentato dallo spopolamento indotto dal progressivo taglio dei servizi essenziali.

    Tra il numeroso pubblico anche il sindaco di Schiavi, Luciano Piluso, che al termine dell’evento ha inteso ringraziare pubblicamente l’istituto scolastico «per aver portato questa bellissima manifestazione culturale nello scenario dei templi italici». «Nonostante i pochi fondi a disposizione – ha aggiunto il primo cittadino – cerchiamo di tenere pulito e fruibile questo luogo sacro che ogni anno attira centinaia di visitatori. Anche il museo archeologico dei Sanniti, in paese, fa registrare tante presenze: sono almeno seicento gli alunni di tante scuole d’Abruzzo e Molise che lo hanno visitato». Questo a dimostrazione che anche la cultura, opportunamente veicolata dalla scuola, può rappresentare un attrattore turistico per le aree interne dell’Appennino.

    «Questa è la legge che ci ha legati, libertà e onore mai negati: siamo guerrieri, sempre acclamati,
    con le nostre gesta, i destini tracciati. Avanti avanti senza paura, la terra trema alla nostra furia
    fuoco nei cuori spade serrate noi Sanniti teste alzate».

    Hanno assistito allo spettacolo anche il parroco, don Antonio Di Palma, il vicesindaco di Castiglione, Felice Marco Nozzi e i Carabinieri delle stazioni di Castiglione e Schiavi. E al termine della manifestazione, come già accadeva millenni fa, nell’area sacra dei templi italici si è levato al cielo il grido «Safinim!».

    Francesco Bottone

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