Venerdì santo. In mondovisione le Meditazioni di Mons. Bregantini sulla Via Crucis. Mentre la città di Campobasso si prepara al momento più intenso dell’anno, quella della processione dell’Addolorata con il Cristo Morto lungo le vie della città accompagnata dall’inno del
“Teco vorrei” e presieduta dal Pastore della diocesi di Campobasso -Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini, a Roma capitale della cristianità mondiale tutto è pronto per l’annuale Via Crucis al Colosseo. Questa sera alle ore 18,00 dalla Chiesa antica di Santa Maria della Croce (centro storico), lungo le vie della città Processione del Cristo Morto e dell’Addolorata mentre alle ore 21,10 su rai uno in Mondovisione dal Colosseo di Roma il Rito della Via Crucis presieduto da Papa Francesco. Ricomporre il volto di Cristo nell’Unità è il tema che l’arcivescovo di Campobasso mons. Bregantini ha sviluppato per la stesura delle meditazioni sulla Via Crucis al Colosseo affidategli dal Santo Padre. La passione si incarna nella società, rende tagliente testimonianza in un mondo permeato dalla secolarizzazione e da una postmodernità che ne sta smembrando il tessuto unitario costitutivo. Nella Via Crucis scritta da Bregantini per l’annuale e atteso appuntamento con il Papa la dimensione umana si rende cristologia sociale, in uno “scandaloso” approccio al mistero. Lo scandalo, l’inciampo evangelico è presente in ogni commento alle singole stazioni, che divengono punti di pesante riflessione e sovente accusa aperta, nei confronti di un uomo il cui volto è stato sfigurato dai mali di un mondo egoistico. Dunque le parole ferme, dure, senza possibilità di replica risuonano come una denuncia, da parte di un uomo che si è sempre schierato vicino ai deboli, agli ultimi, nei confronti del peso schiacciante di una condizione che non è più a favore della persona. Il volto di Cristo si carica di concetti che stravolgono la vita dell’uomo di oggi. “Un operaio e un imprenditore assieme, due clochard e ancora bambini, anziani, malati e carcerati. A portare la croce stasera al Colosseo saranno persone di ogni età e provenienza, con un’attenzione particolare alle situazioni di sofferenza su cui mons. Bregantini si china nelle sue meditazioni preparate per la “Via Crucis”. Un rito che Papa Francesco seguirà, come da tradizione, in preghiera sulla terrazza del Palatino. Non ci sarà invece il tradizionale discorso del Papa a conclusione dell’evento, come ha informato padre Federico Lombardi. La “Via Crucis”, per la lunghezza delle meditazioni, durerà quest’anno circa un’ora e tre quarti – mezz’ora di più dell’anno scorso – e dovrebbe dunque terminare intorno alle 23. La voce guida della preghiera sarà di Simona De Santis. Le persone che portano la Croce non la seguono processionalmente dall’inizio, ma la attendono di volta in volta ad ogni stazione. Almeno 50 i Paesi che seguiranno in diretta l’avvenimento attraverso le loro televisioni” (fonte Radio Vaticana).
Spiccano nella lettura delle meditazioni di questa sera, due volti noti della cultura italiana: Orazio Coclite, calabrese doc, dal 1990 lavora in Radio Vaticana, voce ufficiale del Papa e Virna Virna Lisi, attrice italiana vincitrice di ben sei nastri d’argento.
Nelle parole scandite e fatte risuonare in tutto il mondo, l’afflato dei volti degli uomini e donne martiri delle nuove barbarie si sono uniti e ricomposti in uno slancio di fede. Le premesse sociali e civili che hanno caratterizzato la “lotta” di Bregantini giovane vescovo,che lo hanno portato ad essere al fianco dei volti di periferia, si rivelano nel pastore della maturità che, al di là degli slanci retorici, si incammina in un affresco del volto dell’uomo nuovo, rinnovato e redento in Cristo , testimone della luce della Resurrezione nella misericordia.