VENAFRO – Sequestro preventivo di fabbricati e di una piscina presso una struttura ricettiva.
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Venafro hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo di fabbricati e di una piscina presso una struttura ricettiva.
Il decreto in parola, emesso dal G.I.P. Sicuranza, è stato richiesto dal Procuratore della Repubblica di Isernia dr. Carlo Fucci che ha coordinato le indagini e dal Sostituto Dr.ssa M. Carmela Andricciola che le ha dirette, alla luce degli esiti delle indagini della compagnia di Venafro.
Gli indagati sono quattro: il proprietario della struttura, il gestore, il progettista ed il collaudatore. Il sequestro preventivo dei manufatti abusivi è stato adottato ipotizzandosi il reato di “lottizzazione abusiva” essendo stata realizzata una illegittima trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici.
Difatti, nell’arco di alcuni anni, in zona agricola è stato costruito un complesso residenziale destinato a scopi recettivi composto di bungalow, di una piscina, di una sala ristorante ed altre strutture asservite al funzionamento della struttura ricettiva, ma prive dei necessari permessi edilizi o in parziale/totale difformità dagli stessi. Nelle settimane scorse la medesima struttura a seguito di accertamenti condotti dai Carabinieri era stata oggetto di un provvedimento di chiusura per carenza di alcuni titoli autorizzativi.
Il proprietario della struttura D.B., di origini campane, è gravato da numerosi precedenti penali anche in materia di armi inoltre è stato, nel passato, arrestato e sottoposto a processo anche per associazione di tipo mafioso (anche se con assoluzione per tale imputazione).
Le indagini e l’operazione in parola rientrano nell’ambito dell’obiettivo della Procura della Repubblica di Isernia di realizzare, attraverso il controllo del territorio delle FF.OO. e le opportune indagini, una attenta vigilanza anche delle attività imprenditoriali presenti nella Provincia di Isernia e tra queste, in modo particolare, delle attività economiche con profili di illiceità riconducibili, per profili soggettivi, ad ipotesi di vicinanza alla criminalità organizzata.