POGGIO SANNITA – Il titolo non tragga in inganno. Il sindaco attuale di Poggio Sannita gode di ottima salute, come i suoi contittadini, e non c’è stato nelle ultime ore nessuno scontro a fuoco contro i briganti. L’episodio è avvenuto oltre un secolo e mezzo fa: la famosa battaglia tra le popolazioni dell’Alto Molise, tra i quali appunto molti abitanti di Caccavone, e i briganti nei pressi di Salcito
Una data da ricordare, a Poggio Sannita, quella del 17 aprile, perché ricorre il 158° anniversario di una battaglia contro i briganti che vide coinvolta la popolazione del piccolo centro montano insieme a quella di altri paesi della zona.
Sul libro “Caccavone” di Filippo Moauro (1908), si legge infatti: Ricorre oggi una data molto importante nella storia di Poggio Sannita. Il 17 aprile 1862, infatti, molti valorosi cittadini poggesi, assieme ad altri di paesi vicini, si batterono a difesa della popolazione e del territorio, in uno scontro cruento avvenuto nei pressi di Salcito, contro un gruppuscolo di famigerati briganti. Dieci poggesi, allora caccavonesi assieme al loro sindaco Pasquale Antinucci, restarono uccisi. La vicenda si inquadra nel contesto storico della lotta al brigantaggio nell’Italia meridionale, i cui “protagonisti” furono soldati sbandati, fuoriusciti o ammutinati dalle truppe regolari e mercenarie dell’esercito borbonico, che ripiegando verso Napoli seminavano lungo il loro cammino violenze, saccheggi, ruberie e soprusi di ogni genere. I briganti pensavano di approfittare con facilità di popolazioni contadine tranquille e, sbrigativamente, ritenute inermi; senza considerare il loro orgoglio, dignità, carattere ed il profondo legame alla propria terra.
All’episodio fu dedicata la piazza principale di Poggio Sannita, denominata appunto Piazza XVII Aprile (nella foto).
Ne dà notizia l’ex sindaco di Poggio Sannita e cultore della storia locale, Tonino Palomba.