AGNONE – Paolo e Francesca, Renzo e Lucia, Giulietta e Romeo? No. La love story in Alto Molise riguarda Linda e Daniele. Non è, questo che state leggendo, un pezzo di cronaca rosa, bensì di politica, o meglio di amministrativa.
Elezioni comunali, si voterà in autunno. Alle urne, tra gli altri, i cittadini del Comune di Agnone, chiamati a rinnovare il consiglio comunale caduto prematuramente il 19 marzo scorso, festa di San Giuseppe, ad opera di sette consiglieri dimissionari. Metà anno, dunque, sei mesi di tempo a disposizione dei “traditori” di Lorenzo Marcovecchio e degli storici oppositori per serrare i ranghi, rimescolare le carte e partorire una nuova maggioranza che si prevede variegata e trasversale. All’indomani della caduta dell’amministrazione Marcovecchio, infatti, il capogruppo della minoranza Daniele Saia, non ha fatto mistero di stare lavorando, proprio insieme a Linda Marcovecchio, ad una sorta di “listone” che oltre al centrosinistra, ovviamente, dovrebbe abbracciare anche la frangia dissidente del centrodestra che ha voltato le spalle all’ormai ex “delfino”di Gelsomino De Vita. Una operazione di ingegneria politica benedetta, in qualche misura, anche dal consigliere regionale pentastellato Andrea Greco. La ex vicesindaca, Linda Marcovecchio, nelle fasi immediatamente successive alla “caduta degli dei“, ha messo le mani avanti, anzi sul freno a mano, dicendo che era prematuro parlare di “listoni” appunto e di nuove maggioranze trasversali. Pretattica, ovviamente, perché non è certo un mistero il suo flirt, solamente politico ci mancherebbe, con il capogruppo della sinistra Daniele Saia. I due erano infatti colleghi consiglieri provinciali a Isernia, entrambi amici e sostenitori del presidente della Provincia Alfredo Ricci. Uniti in quelle elezioni provinciali, che causarono i primi mal di pancia in seno alla maggioranza del Comune di Agnone; ancora uniti nelle manovre e negli intrecci che hanno portato alla “defenestrazione“ di Lorenzo il magnifico; e uniti ancor di più, salvo colpi di scena dell’ultimo momento, anche in occasione del rinnovo del consiglio comunale della città delle campane. Sei mesi di flirt, dunque, sei mesi di fidanzamento politico per i due esponenti, Linda e Daniele, gli unici, al momento, in grado di poter aspirare ad una candidatura a primo cittadino. Al termine di questo “fidanzamento” di sei mesi uno dei due dovrà però cedere il posto all’altro, perché il candidato sindaco dovrà essere uno e univoco, accettato anche dal M5S. Probabilmente i tempi sono maturi perché Agnone torni, a distanza di anni, ad avere un sindaco donna e quindi, stando così le cose, il buon Saia dovrà galantemente fare un passo indietro e cedere lo scranno più alto di Palazzo San Francesco e la fascia tricolore alla “lady di ferro” dell’Alto Molise.
Francesco Bottone